CONFERENZA STAMPA
delle associazioni di categoria del settore sociosanitario
RSA E COVID: CHE FINE FARANNO I SERVIZI IN LOMBARDIA?
Venerdì 25 settembre
Via Fabio Filzi 17, Milano
(Confcooperative Lombardia)
Ore 12.00
L'evento sarà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina di Confcooperative Lombardia
Pesantissime diminuzioni delle entrate, aumento dei costi per le famiglie, rischio di chiusura e perdita di posti di lavoro. Dopo 4 mesi dalla fine del lockdown, e patendo ancora le dure conseguenze del Covid, le RSA lombarde sono a un bivio. Gli enti di rappresentanza del comparto sociosanitario chiedono a Regione e Governo una risposta.
È giusto che le spese straordinarie che il sistema sociosanitario della Lombardia ha sostenuto a causa della pandemia finiscano per gravare sulle persone più fragili e sulle loro famiglie, come gli anziani non autosufficienti, i malati cronici, le donne e gli uomini con disabilità e fragilità? A discuterne le principali associazioni di categoria del sociosanitario lombardo: AGeSpi (Antonio Monteleone), Aiop (Guerrino Nicchio), ACI Welfare Lombardia (Valeria Negrini), Anaste (Stefania Repinto), Anffas Lombardia, (Emilio Rota), Arlea (Walter Montini e Chiara Benini), Uneba Lombardia (Luca Degani e Marco Petrillo) che chiedono a Regione e Governo interventi urgenti per evitare uno scenario drammatico.
Residenze sanitarie assistenziali (RSA), residenze sanitarie assistenziali per disabili (RSD), erogatori di Assistenza Domiciliare Integrata e altre realtà sociosanitarie da febbraio e in particolare durante il lockdown, hanno vissuto in prima linea la battaglia contro la pandemia; sostenuto spese enormemente superiori al preventivato, come quelle per l’assistenza farmacologica a persone che in quei momenti di pandemia non venivano prese in carico dagli Ospedali; patito una drastica riduzione delle entrate per il blocco delle accoglienze di nuovi ospiti.
Se non verrà dato seguito ad annunci e promesse e non sarà garantito agli erogatori di servizi, in significativa parte Enti non profit, il sostegno indispensabile per proseguire il servizio ai più fragili, di fatto gli enti saranno costretti a scegliere se cessare o limitare i propri servizi, impoverendo così l’offerta e la presenza sul territorio, o applicare difficili azioni di contenimento dei costi, con il rischio di gravare ulteriormente sui fruitori dei servizi. L’impatto sarà comunque pesante e porterà ad una diminuzione proprio di quei servizi territoriali che tanto si decantano come obbiettivo della “nuova” Sanità, determinando un impoverimento del territorio e maggiori oneri a carico delle famiglie degli anziani non autosufficienti, delle donne e degli uomini con disabilità, delle persone più fragili nelle nostre comunità.
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DISPOSIZIONI ANTI-COVID
Per garantire il rispetto del distanziamento e di tutte le misure di prevenzione del Covid19 chiediamo a chi intende partecipare di segnalarlo con un messaggio email a sociosanitariolombardia@gmail.com indicando nome, testata per cui si lavora e numero di telefono.
Sarà obbligatorio, per accedere, indossare la mascherina.