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Capitalizzazione impresa, perché è importante?

Capitalizzazione impresa, perché è importante?

I consigli dell'esperto

Categorie: News tecniche

Tags: capitalizzazione,   Cooperativa,   impresa

Ma perché la capitalizzazione dell’impresa è così importante? Oggi le Pmi si presentano sotto-patrimonializzate e altamente indebitate, con una struttura delle fonti di finanziamento data da:

  • ricorso al credito bancario ordinario, che produce consistenti oneri finanziari;
  • pluri-affidamento che, spalmando il rischio di credito tra le diverse banche, come effetto negativo non spinge le stesse banche ad un rigoroso monitoraggio del merito creditizio.

In questa situazione si registrano dei vincoli allo sviluppo in quanto, in un ambiente competitivo, per cogliere delle occasioni di acquisizioni strategiche finalizzate alla crescita dimensionale o di sviluppo, l’impresa necessita di un grosso polmone finanziario. 

Quest’ultimo, quando nelle imprese i soci non sono disposti a ricapitalizzare l’azienda, dipende dalla decisione delle banche creditrici di attivare, o meno, operazioni di finanza straordinaria. L’espansione aziendale basata sul continuo ricorso all’indebitamento, però, può portare l’impresa in un’area di rischio a causa di un rapporto di indebitamento (leverage) eccessivo. 

Il ricorso a nuovi mezzi propri si connette invece a opportunità per sostenere l’ampliamento per via interna, nel rispetto dell’equilibrio patrimoniale. E questo è ancor più vero se consideriamo le recenti normative: si spinge per una maggiore attenzione da parte delle imprese ad una struttura finanziaria equilibrata in quanto la concessione del credito e la sostenibilità nel medio periodo sono basati sulle capacità attuali e prospettiche dell’azienda, misurate con indici di bilancio e previsioni di copertura finanziaria dei progetti.

Il percorso verso un miglioramento del tessuto d’impresa deve coniugare la capacità di incrementare le risorse finanziarie con la contestuale capacità di una attenta gestione strategica combinata con una maggiore sensibilità per la finanza d’impresa. Le imprese cooperative devono quindi interrogarsi sulla capacità di valutare:

  • la capacità dei flussi di cassa di coprire adeguatamente il debito e gli investimenti
  • la redditività aziendale in modo tale da consentire di sostenere gli oneri finanziari
  • la coerenza del debito con le dimensioni dei mezzi propri dell’azienda (oltre alle riserve, proprio il capitale sociale)
  • la gestione del capitale circolante investito coerente con le dimensioni aziendali

valutata la struttura finanziaria adeguata per l’impresa la necessità di rafforzare la struttura patrimoniale passa attraverso operazioni di aumento di capitale da parte dei soci, valutando eventualmente nuovi ingressi anche considerando investitori istituzionali.

In questo particolare momento storico, e soprattutto per rispondere alla situazione emergenziale, un patrimonio solido o comunque rafforzato è necessario per attutire gli eventuali effetti negativi e dirompenti sull’attività.