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Nasce Confcooperative Milano e dei Navigli. Giovanni Carrara eletto presidente

Nasce Confcooperative Milano e dei Navigli. Giovanni Carrara eletto presidente

Nata la nuova unione che aggrega i territori di Milano, Monza Brianza, Lodi e Pavia

Categorie: Primo PianoConfcooperative Lombardia

Tags: Confcooperative,   stagione assembleare

Giovanni Carrara, 53 anni è il nuovo presidente di Confcooperative Milano e dei Navigli, l’associazione nata dall’aggregazione di Confcooperative Milano, Lodi, Monza Brianza e Confcooperative Pavia. L’elezione oggi durante l’assemblea telematica che ha nominato il nuovo consiglio. 


Chi è Giovanni Carrara, il neo presidente di Confcooperative Milano e dei Navigli

Il neo presidente è espressione della cooperazione sociale. È presidente del Consorzio Farsi Prossimo, ente cooperativo tra i più importanti nell'area milanese e metropolitana, fondato nel 1988 nell'ambito di Caritas Ambrosiana e sullo spunto della lettera pastorale "Farsi Prossimo" del Cardinal Carlo Maria Martini. È forte oggi di 11 cooperative associate.

Carrara succede ad Alberto Cazzulani alla guida di Confcooperative Milano Lodi Monza Brianza per 8 anni.

 

Confcooperative Milano e dei Navigli, il nuovo mandato

L'assemblea dal titolo “Costruttori di bene comune - Responsabilità, opportunità e futuro”  è stata moderata da Mattia Affini ex presidente di Confcooperative Pavia, relatore inoltre assieme a Elisa Rota,  vicepresidente Confcooperative Milano Lodi Monza Brianza  e Marco Meregalli, consigliere, degli obiettivi del prossimo mandato: marketing associativo, politica dei servizi e lavoro smart.

Questi i numeri della nuova unione: 805 cooperative aderenti, 156.640 soci, 36.186 occupati e un volume d’affari pari a 2 miliardi di euro.

Nella nuova presidenza, rinnovata del 50%, sono equamente rappresentati i quattro territori della nuova Unione, così come i settori cooperativi. Attenzione anche alle differenze di genere con una composizione paritaria tra uomini e donne.


La relazione del presidente uscente Alberto Cazzulani

Leggi qui il testo completo

Tre i temi affrontati dall’ex presidente Alberto Cazzulani, alla fine del mandato, nella sua relazione: povertà, intergeneratività e lavoro. “Inutile nasconderci che alcuni nostri settori abbiano davanti a loro uno scenario di difficoltà aggravata. Ma non possiamo limitarci a prenderne atto” ha affermato. Sulle difficoltà delle imprese nell’emergenza Covid “Non è pensabile che l’intera Confederazione, con tutti i suoi strumenti e le società di sistema non possa lanciare e supportare un piano Marshall di ripresa e salvezza delle nostre piccole imprese con un piano straordinario”.

 

I saluti del presidente di Confcooperative Lombardia Massimo Minelli

A salutare l’assemblea anche il presidente Regionale Massimo Minelli che ha portato i suoi ringraziamenti al presidente uscente ricordando il suo impegno e il suo contributo all’interno dell’Unione Regionale: “ha lavorato per l’unità e la coesione del gruppo lombardo e per questo va a lui tutta la mia gratitudine”. Ringraziamenti anche al presidente uscente di Confcooperative Pavia Mattia Affini: “Grazie a Mattia per aver anteposto i fini comuni all’interesse personale contribuendo con la sua unione a diventare un punto significativo”.

 

L'ex premier Enrico Letta tra gli ospiti dell'assemblea di Confcooperative Milano e dei Navigli

Tra gli ospiti della giornata oltre a don Walter Magnoni responsabile del servizio per la pastorale sociale e il lavoro della Diocesi di Milano, Marco Granelli assessore alla mobilità del Comune di Milano, anche l’ex premier Enrico Letta che ha ricordato il ruolo di protagonismo della cooperazione “dovete essere più consapevoli del vostro ruolo di protagonismo, dovete essere proattivi e protagonisti. La gente oggi cerca il sistema rete, questo è il momento del mondo cooperativo perché mettersi insieme, essere creativi e assumersi delle responsabilità è nello spirito del tempo”.  Sul tema Covid: “In questo periodo non si lascia indietro nessuno” ma “attenzione a non trasformare il messaggio in assuefazione all’assistenzialismo”. Lo slogan di domani che calza con lo spirito mutualistico, ha detto “sarà tutti dipendiamo da tutti, l’opposto di quanto considerato fino ad oggi”.

 

Gli auguri del presidente di Confcooperative Maurizio Gardini

A concludere l’evento il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini che ha ricordato le partite più importanti dell’associazione nel tutelate le imprese nell’emergenza a partire dal presidio dei principali decreti, dal Cura Italia, al decreto Liquidità, Rilancio fino al dl semplificazione sul tema degli appalti. “Essere un’organizzazione significa costruire condizioni migliori per il proprio sviluppo. Essere Confcooperative in ragione dei nostri valori significa essere attenti alla difesa delle nostre imprese ma anche ai bisogni dei territori per costruire delle solide risposte”.

“Alberto è leale e la lealtà è un elemento di forza. Abbiamo vissuto 8 anni importanti, lo ringrazio per il contributo in questi anni. Il mio incoraggiamento e abbraccio anche a Giovanni, come l’ho conosciuto sarà all’altezza di essere elemento di coesione e propulsione di Confcooperative Milano e navigli. È la prima Confcooperative d’Italia e vi carica di una responsabilità, abbiamo bisogno da voi di un contributo forte”.

 

“Sento la responsabilità e l’emozione di questo momento. Ho bisogno del sostegno di tutti, so che ci sarò, ci sarete, ci saremo insieme” le prime parole del presidente neoletto.

“Questa unione sarà capace di porsi al fianco delle cooperative. Persone, territori, generazioni e cooperative di generazione diverse, questa è la chiave del futuro che ci aspetta. Abbiamo bisogno di fare sistema perché le sfide di oggi richiedono d’essere un sistema e abbiamo bisogno di un’unione che crea formazione e strumenti che siano al fianco delle cooperative” ha spiegato nel suo intervento durante l’assemblea. “Cooperare è una dimensione di tutti, non solo di chi fa cooperativa. È umana, ma per noi è anche imprenditoriale, e per questo abbiamo una responsabilità in più, farla diventare elemento di sviluppo dei territori”.  Per ultimo il ringraziamento al presidente uscente che “con fedeltà e coerenza è stato dalla parte di chi era in difficoltà, sempre in maniera costruttiva”.


“Sento la responsabilità e l’emozione di questo momento. Ho bisogno del sostegno di tutti, so che ci sarò, ci sarete, ci saremo insieme” le prime parole del presidente neoletto.

“Questa unione sarà capace di porsi al fianco delle cooperative. Persone, territori, generazioni e cooperative di generazione diverse, questa è la chiave del futuro che ci aspetta. Abbiamo bisogno di fare sistema perché le sfide di oggi richiedono d’essere un sistema e abbiamo bisogno di un’unione che crea formazione e strumenti che siano al fianco delle cooperative” ha spiegato nel suo intervento durante l’assemblea. “Cooperare è una dimensione di tutti, non solo di chi fa cooperativa. È umana, ma per noi è anche imprenditoriale, e per questo abbiamo una responsabilità in più, farla diventare elemento di sviluppo dei territori”.  Per ultimo il ringraziamento al presidente uscente che “con fedeltà e coerenza è stato dalla parte di chi era in difficoltà, sempre in maniera costruttiva”.


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