DETTAGLIO

Cfi, interventi per 55 milioni a favore delle cooperative per l’emergenza Covid-19

Cfi, interventi per 55 milioni a favore delle cooperative per l’emergenza Covid-19

Categorie: Credito E Finanza

Tags: CFI,   Credito,   finanza,   impresa,   Coronavirus

Moratoria sui finanziamenti in scadenza per oltre 11 milioni di euro e piano di sostegno alle cooperative per altri 44 milioni.  Sono gli interventi che Cfi, Cooperazione Finanza Impresa, la società finanziaria dedicata alle cooperative, ha messo in campo per fronteggiare gli effetti economici del lockdown sulle imprese cooperative.

"Vogliamo essere al fianco delle cooperative partecipate - spiega il presidente di Cfi, Mauro Frangi - per garantire loro la liquidità necessaria alla ripartenza e sostenerle negli investimenti necessari per tornare ad essere competitive nel nuovo contesto. Nello stesso tempo siamo pronti ad accompagnare nuove imprese cooperative sostenendone la patrimonializzazione e garantendo loro la finanza necessaria allo sviluppo. In un momento in cui, giustamente, il governo sceglie di mettere in campo risorse importanti a sostegno delle Pmi e per affrontare gli inevitabili effetti di crisi di impresa - conclude Frangi - è auspicabile che il dibattito parlamentare sul 'Dl Rilancio' valorizzi ulteriormente questo strumento che può utilmente contribuire alla tenuta dell'occupazione e allo sviluppo di impresa"

Nella prima fase, nei mesi di giugno, luglio e agosto, saranno deliberati interventi per 24 milioni a sostegno di un primo gruppo di 40 imprese. Un'importante immissione di liquidità a sostegno della ripartenza delle imprese partecipate e di investimenti in nuovi impianti di produzione, che alcune aziende con coraggio, anche in questo momento storico, hanno deciso di realizzare. Nella seconda fase, Cfi ha previsto, per il periodo da settembre a dicembre, un secondo pacchetto di interventi per 20 milioni complessivi, destinato a sostenere progetti di riconversione produttiva e workers buyout, nella convinzione che il massimo degli sforzi debba essere fatto in questo periodo per contenere gli effetti della crisi economica e sociale e contribuire a salvaguardare l'occupazione. Fino ad agosto sono stati pianificati tre consigli di amministrazione in cui si porteranno in delibera i progetti, ma è nel secondo semestre dell'anno che si dovrà fare il massimo sforzo per rendere accessibili alle imprese e alle famiglie tutte le risorse che si possono mettere in campo..

"Molti degli strumenti varati con i recenti decreti del governo non saranno operativi senza la predisposizione di decreti attuativi, - sostiene Camillo De Berardinis, amministratore delegato di Cfi - che richiederanno del tempo e, in questo momento, l'obiettivo non è solo quello di stanziare risorse importanti, ma occorre semplificare le procedure burocratiche e operare con strumenti di intervento in grado di dialogare con le imprese e di assisterle". Lo scenario in cui siamo chiamati ad operare, conclude De Berardinis, "è profondamente cambiato rispetto a 5 mesi fa, e impone una revisione degli obiettivi e un'accelerazione. In una fase così difficile e delicata, riuscire a far arrivare alle imprese il più rapidamente possibile tutte le risorse disponibili, può fare la differenza. Per questo Cfi ha deciso di intervenire da subito, nella convinzione che i posti di lavoro si creino garantendo la continuità aziendale e sostenendo la nascita di nuove imprese che vedano protagonisti i lavoratori, come le centinaia di esperienze di workers buyout realizzate ci hanno insegnato".