Il bonus contributo a fondo perduto, previsto dal “decreto Rilancio” (Dl n. 34 del 19 maggio 2020) riguarda l’erogazione a titolari di impresa, lavoratori autonomi e attività agricole, di una somma di denaro proporzionata alla diminuzione di fatturato causata dall’emergenza Coronavirus.
L’istanza per la richiesta del contributo a fondo perduto va presentata dal 15 giugno al 13 agosto; per gli eredi dal 25 giugno al 24 agosto.
Leggi anche: Contributi Fondo perduto - Circolare Agenzia delle Entrare 15/E
RICHIESTA AIUTI A FONDO PERDUTO COVID-19
Contributi a fondo perduto a fronte dell’emergenza epidemiologica Covid-19. L’Agenzia delle Entrate ha diramato un provvedimento, con relative istruzioni (all.ti 1, 2 e 3) per richiedere gli aiuti a fondo perduto a favore dei soggetti che hanno conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro previsto dall’articolo 25 del D.L. Rilancio (D.l. n. 34 del 19 maggio 2020).
La richiesta potrà esse inviata, anche avvalendosi di un intermediario attraverso il canale telematico Entratel, ovvero attraverso apposita procedura web che l’Agenzia delle Entrate attiverà nel portale “Fatture e Corrispettivi” del sito www.agenziaentrate.gov.it.
CHI PUÒ AVERE IL CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO?
I beneficiari delle misure a fondo perduto sono:
- imprese;
- partite Iva;
- titolari di reddito agrario;
a condizione che siano in attività alla data di presentazione della domanda per ottenere il contributo.
ESCLUSI DAL FINANZIAMENTO A FONDO PERDUTO
Il contributo a fondo perduto non è dovuto:
- i soggetti la cui attività è cessata nella data di presentazione della domanda;
- i soggetti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria (c.d. casse previdenziali);
- gli intermediari finanziari e le società di partecipazione (art. 162-bis Tuir);
- i soggetti che fruiscono del bonus professionisti e del bonus lavoratori dello spettacolo;
- gli enti pubblici.
REQUISITI PER IL BONUS A FONDO PERDUTO
Due sono i requisiti richiesti per ottenere i contributi a fondo perduto:
- aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro;
- l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 è inferiore ai 2/3
dell’analogo ammontare del mese di aprile 2019.
Nel caso in cui il soggetto abbia avviato la sua attività a partire da gennaio 2019, il contributo spetta a prescindere dal calo di fatturato.
Allo stesso modo, il contributo spetta, a prescindere dal calo di fatturato, ai soggetti con domicilio fiscale o sede operativa nei territori di Comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crollo strutture) ancora in emergenza al 31 gennaio 2020 (giorno della dichiarazione dello stato di emergenza da Coronavirus).
FONDO PERDUTO, QUANT'È IL CONTRIBUTO
Contributo a fondo perduto da 1.000 a 2.000 euro esente da tassazione
Per l'anno 2020 il budget disponibile per la misura in oggetto è valutato in 6.192 milioni di euro.
L'ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019 come segue:
a) venti per cento per i soggetti con ricavi o compensi indicati al comma 3 art. 25 non superiori a quattrocentomila euro nel periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto;
b) quindici per cento per i soggetti con ricavi o compensi indicati al comma 3 art. 25 superiori a quattrocentomila euro e fino a un milione di euro nel periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto;
c) dieci per cento per i soggetti con ricavi o compensi indicati al comma 3 art. 25 superiori a un milione di euro e fino a cinque milioni di euro nel periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto.
In ogni caso, il contributo non sarà inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Il contributo a fondo perduto è
esente da tassazione sia per le imposte sui redditi, sia per l’Irap.
Accreditamento diretto sul conto corrente dei contributi a fondo perduto
Sulla base delle informazioni contenute nell'istanza, il contributo a fondo perduto è corrisposto dall'Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto in conto corrente bancario o postale intestato al soggetto beneficiario.
COME RICHIEDERE IL CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO
Per predisporre e trasmettere l’istanza, si potrà usare un software e il canale telematico Entratel/Fisconline ovvero una specifica procedura web, nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi.
Il contribuente potrà avvalersi degli intermediari che ha già delegato al suo Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche.
Sarà possibile accedere alla procedura con le credenziali Fiscoonline o Entratel dell’Agenzia oppure tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, oppure mediante la Carta nazionale dei Servizi (Cns).
Per ogni domanda, il sistema dell’Agenzia effettuerà due elaborazioni successive relative ai controlli formali e sostanziali.
L’esito delle due elaborazioni sarà comunicato con apposite ricevute restituite al soggetto che ha trasmesso l’istanza.
MODELLO DOMANDA CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO
Agenzia delle Entrate – Provvedimento contributo a fondo perduto
Modello domanda contributo a fondo perduto
Istruzioni domanda contributo a fondo perduto
>> Leggi anche:
____________________________________________________