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Asili nido, cosa succederà dopo il covid? Cooperazione: rifinanziare misure di sostegno

Asili nido, cosa succederà dopo il covid? Cooperazione: rifinanziare misure di sostegno

Una proposta di Aci Welfare Lombardia

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: Coronavirus,   covid19,   asili nido

"Nidi gratis", Alleanza Cooperative Lombardia Welfare (Confcooperative, Legacoop, AGIC) chiede a Regione il rifinanziamento delle misure a supporto delle famiglie per abbattere la retta. Le ragioni, spiegano, evitare alla fine dell'emergenza la mancanza di posti negli asili nido per le famiglie lombarde, con ricadute sulle donne che lavorano costrette senza un alternativa a rimanere a casa, senza contare la crisi di posti di lavoro.

Ecco il testo inviato all'assessore alle Politiche per la famiglia Silvia Piani dalla presidente Valeria Negrini.

Facciamo seguito alla nostra richiesta dello scorso 30 marzo avente ad oggetto “conseguenza Decreti e ordinanze sul sistema asili nido” nella quale sollecitavamo Regione Lombardia affinché si impegnasse nei riguardi della Commissione Europea per mantenere in utilizzo i fondi a valere su POR-FSE 2024-2020 Asse II destinati da Regione al sostegno delle famiglie per abbattere la retta di frequenza ai nidi (Misura “Nidi Gratis”) a supporto degli asili nido. 

A supporto della nostra richiesta evidenziamo che il documento Q&A elaborato dalla Commissione Europea e inoltrato a tutte le AdG FSE a mezzo email del 19 marzo 2020, porta all’attenzione delle Autorità di gestione la proposta della Commissione che definisce una vera e propria linea strategica per affrontare l’Emergenza COVID19 nell’attuale ciclo di programmazione. 

In particolare si evidenzia che gli interventi riconducibili alla salvaguardia dell’occupazione (uno dei temi connessi strettamente alla chiusura delle attività dei nidi) sono finanziabili a valere della priorità 8.v (Art.3, paragrafo, 1, lettera a), punto V) del Regolamento 1304/2013. 

Nel documento si sottolinea in particolare che gli interventi sono ammissibili dalla data del 1 febbraio 2020, anche se, ove necessario, le modifiche dei programmi interverranno successivamente e che, per effetto di una modifica in corso del regolamento generale, saranno considerate modifiche non sostanziali le modifiche che interesseranno fino all'8% della priorità e per un massimo del 4% del programma. Per queste sarà necessario solo il passaggio in Comitato di sorveglianza, senza quindi la necessità di ottenimento della preventiva approvazione della CE, ai sensi dell’art. 30 del Regolamento 1303/2013. 

Vi invitiamo a voler quindi verificare la possibilità di una parziale modifica della misura “nidi gratis” nonché a impegnare da subito le risorse di competenza regionale – sulla scorta di quanto già in atto in altre Regioni – o ad individuare ulteriori misure di sostegno nell’ambito del FSE nella priorità di investimento in materia di accesso ai servizi, affinché possano essere evitate, quando le ordinanze di chiusura di questi servizi verranno revocate, due ricadute parimenti devastanti sul nostro territorio: la mancanza di molti posti di asili nido a disposizione delle famiglie lombarde e il conseguente impatto negativo sull’occupazione femminile. Rimaniamo a disposizione per un costruttivo confronto in merito e sollecitiamo un intervento da parte dell’Assessorato e della Regione.