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Crisi Coronavirus, Confcooperative firma accordo con i sindacati. Ammortizzatori sociali per tutti i settori

Crisi Coronavirus, Confcooperative firma accordo con i sindacati. Ammortizzatori sociali per tutti i settori

Sale la conta dei danni: persi oltre 7 milioni di euro al giorno, a rischio 25 mila lavoratori

Categorie: Primo PianoConfcooperative Lombardia

Tags: cooperative,   Ammortizzatori sociali,   Coronavirus,   covid19

Accordo tra CGIL, CISL, UIL e Confcooperative e Legacoop Lombardia per tutelare imprese e lavoratori colpiti dal fermo per il Coronavirus. Le associazioni cooperative che rappresentano due terzi delle cooperative in Lombardia stringono un patto con i sindacati confederali per garantire a tutti i settori la possibilità di accesso agli ammortizzatori sociali. 

Al momento le stime calcolano una perdita per le imprese cooperative fino adesso di oltre 7 milioni di euro al giorno, mettendo a rischio almeno 25.000 lavoratori. I danni aumenteranno in maniera più che proporzionale nelle prossime settimane.

"Questo accordo, che abbiamo firmato per primi, è il frutto del lavoro con cui la nostra organizzazione sta lavorando per dare risposte concrete alle nostre imprese e ai nostri lavoratori in difficoltà - ha spiegato il presidente di Confcooperative Lombardia Massimo Minelli -. É un momento di grande complessità che si deve affrontare insieme e che richiede grandi alleanze. Confidiamo. assieme ai sindacati, che da Regione Lombardia e Governo arrivino presto risposte efficaci all'emergenza".

L’accordo prevede ulteriori intese a livello regionale/territoriale per ogni settore/categoria, come già avvenuto due giorni fa nel comparto delle cooperative sociali che potranno finalmente procedere alla richiesta del FIS. 


Coronavirus, Fis per le cooperative sociali lombarde. Confcooperative firma accordo con i sindacati


L’accordo colma un vuoto venutosi a creare dopo l’esplosione dell’emergenza che vede in prima battuta la tutela delle imprese e dei lavoratori nelle zone rosse e in tutta la Lombardia.

Tra i settori inclusi, servizi educativi e sociali, attività turistiche, culturali e sportive colpiti dalle ordinanze in maniera diretta e i settori che in maniera indiretta stanno risentendo della crisi: servizi commerciali, del commercio no food, del terziario, Taxi, ristorazione collettiva, logistica e trasporto merci, cooperazione agroalimentare, di consumo, facility, vigilanza privata, cooperazione industriale e costruzioni.

 

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