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Coronavirus, Confcooperative firma accordo con Regione Lombardia su richieste a Governo

Coronavirus, Confcooperative firma accordo con Regione Lombardia su richieste a Governo

Tra gli obiettivi la creazione di un tavolo permanente per l'emergenza con le associazioni di rappresentanza per sostenere le imprese, ammortizzatori sociali e smart working

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: imprese,   Patto per lo sviluppo,   Ammortizzatori sociali,   smart working,   Coronavirus,   lavoratori,   covid19,   sosgno alle imprese

Anche Confcooperative Lombardia firma l’Accordo Territoriale per mitigare gli impatti economici  derivanti dall’emergenza sanitaria Coronavirus. Il testo, firmato da tutte le associazioni del Patto per lo sviluppo, verrà inviato da Regione Lombardia al Governo.

Ecco cosa  prevede:

1) la costituzione di un tavolo permanente per il periodo di emergenza  per individuare strumenti di sostegno per imprese e lavoratori (Segreteria tecnica del Patto per lo Sviluppo).

2) Valutazione al ricorso ammortizzatori sociali aggiuntivi

3) Iniziative a sostegno per lo smart working per le imprese che continueranno a utilizzare lo strumento oltre lo stato di emergenza.

 

Articoli e testo integrale:

Art.1

(Segreteria tecnica del Patto per lo Sviluppo)

1.  La Segreteria tecnica del Patto per lo Sviluppo assume la funzione di sede di confronto permanente nel periodo di ememergenza successivo all’adozione del decreto legge n. 6 del 23/02/2020 con il compito di formulare proposte per l’individuazione di strumenti di sostegno alle imprese e a tutti i datori di lavoro e di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, compresi quelli in deroga previsti dalla normativa nazionale, nonché dei lavoratori autonomi anche organizzati in forma di associazione professionale o di impresa, coinvolti nella crisi, anche nella forma dell’una tantum, in coerenza con i provvedimenti nazionali.

 

In particolare, la Segreteria Tecnica individuerà:

    

· strumenti di sostegno per le imprese e i datori di lavoro nella c.d. zona rossa, per le imprese e i datori di lavoro che, pur avendo sede legale e/o operativa al di fuori, impiegano lavoratori residenti nella zona rossa, nonché le imprese e i datori di lavoro con sede legale e/o operativa fuori dalla zona rossa, ma che hanno subito restrizioni alla propria attività;

·  strumenti di sostegno per le imprese e i datori di lavoro non direttamente oggetto delle ordinanze, ma comunque colpite dalla situazione di emergenza in termini di contrazione della domanda e riduzione di fatturato;

·  iniziative in partnership con gli enti bilaterali;

·  misure regionali di sostegno alla liquidità per le imprese (ad es. Credito Adesso), anche valorizzando il ruolo dei Confidi;

· misure condivise per il rilancio del sistema economico, produttivo, culturale e sociale lombardo (ad es. agevolazioni fiscali);

·  per il comparto logistico, misure atte a garantire la sicurezza igienica dei trasporti;

·  la possibilità di un anticipo delle risorse PAC perle imprese agricole;

·  Interventi per il sostegno alla filiera lunga del turismo lombardo.

 


Art. 2

(Ammortizzatori sociali)



1.     La Regione si farà parte attiva presso il Governo per la rapida adozione di norme che rispondano ai criteri di cui all’allegato 1.

 

Previa emanazione di tali norme nazionali, la Segreteria Tecnica formula proposte per la costruzione di un quadro di tutele uniformi per le lavoratrici e i lavoratori su tutto il territorio lombardo, indipendentemente da settore, dimensione d’impresa, tipologia di rapporto di lavoro.   

Nella stessa Segreteria Tecnica sarà altresì valutato l’eventuale ricorso a strumenti aggiuntivi di natura nazionale, regionale e bilaterale.

 

 

Art. 3

                                                                                 Iniziative a sostegno dello Smart working   

Le parti si impegnano a promuovere la diffusione dello smart working, di cui al d.lgs. 81/2017.2. Regione Lombardia, nel contesto dell’avviso pubblico per l'adozione di piani aziendali di Smart working, valuterà l’ammissibilità delle spese sostenute dalle aziende che introducono lo Smart working per i propri dipendenti nel periodo successivo all’adozione del decreto-legge n. 6 del 23/02/2020 e si impegnano a mantenere lo strumento in coerenza con i criteri del bando.