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Cassonetti gialli, Negrini sull’inchiesta de Le Iene: "mezze verità"

Cassonetti gialli, Negrini sull’inchiesta de Le Iene: "mezze verità"

Vicini a Caritas e alla cooperativa Vesti Solidale, consapevoli che sono i dati a dimostrare la serietà del lavoro fatto

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: Caritas,   abiti usati,   cassonetti gialli,   Rho

"Alcune inchieste nei giorni scorsi hanno gettato ombre pesanti su realtà che invece operano in modo non solo corretto, ma davvero solidale nei confronti delle persone più fragili. In questi servizi abbiamo ascoltato mezze verità, che sono più pericolose delle bugie. Siamo vicini a Caritas e alla cooperativa Vesti Solidale, consapevoli che sono i dati a dimostrare la serietà del lavoro fatto in questi anni e che la cooperazione continuerà a fare". Valeria Negrini, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia commenta così l'inchiesta del 27 ottobre de "Le Iene" sui cassonetti gialli R.i.u.s.e. per la raccolta dei vestiti usati. 

"Sarebbe stato utile sottolineare che la quantità di vestiti è talmente elevata da superare quella destinata a chi ha più bisogno, abiti che per la legge, se non sanificati, diventano un rifiuto. La scelta di venderli ad aziende specializzate evita di vederli finire in discarica, rispettando l'ambiente ma anche le persone - ha concluso -. Il ricavato è speso infatti in progetti di solidarietà sociale e nell'assunzione di persone con fragilità".  

I risultati del progetto

Con il progetto Dona Valore la rete R.i.u.s.e. garantisce lavoro stabile a 87 persone di cui 31 in svantaggio certificato. Coperti i costi di gestione della raccolta con i suoi proventi, inoltre, la rete sostiene progetti sociali sui territori delle Diocesi: comunità e case di accoglienza, servizi di assistenza per persone con disagio psichico, minori, anziani, famiglie in difficoltà, stranieri e persone che hanno perso il lavoro.

Dal 1998 al 2018 le cooperative hanno erogato oltre 3,5 milioni di euro, con i quali sono stati sostenuti 141 progetti sociali che hanno aiutato 5.600 persone. Solo nel 2018 l’attività economica ha prodotto 700mila euro investiti in solidarietà.

Inoltre le cooperative hanno reinvestito ulteriori 2 milioni di euro per nuove attività di impresa che hanno generato 80 posti di lavoro per fasce deboli della popolazione.
L’attività ha poi prodotto benefici indiretti. Solo nel 2018 sono state raccolte 11 mila tonnellate di abiti e accessori usati. Il recupero di questi scarti ha permesso di risparmiare 42 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica, il consumo di oltre 70 miliardi di metri cubi di acqua, l’utilizzo di 3.500 tonnellate di fertilizzanti e 2.350 tonnellate di pesticidi.

(fonte Caritas Ambrosiana)


Per chi avesse voglia di approfondire qui tutti i dettagli.



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