Un sito e canali social (Facebook e Instagram) dedicati, per accendere i riflettori sull’eccellenza del latte italiano che dà vita a oltre 400 tipologie di formaggi, di cui 53 DOP. Per valorizzare l’intera filiera lattiero casearia italiana, la più sicura al mondo, parte la campagna di comunicazione “Verde Latte Rosso”, voluta da Alleanza Cooperative Agroalimentare, che ha puntato su un claim forte e incisivo che parla di orgoglio per il latte italiano e per la sua filiera.
L’iniziativa, di cui fanno parte anche sette cooperative lombarde (Latteria Soresina, Fattorie Cremona, Virgilio, Santangiolina Latte, Caseificio Sociale Valsabbino, Latteria Ca’ De Stefani e Caseificio Sociale San Donato), è stata presentata oggi al ministero delle Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo e lanciata attraverso un video che racconta quanta strada ha fatto il latte italiano (si susseguono diverse scene che raccontano la filiera e i luoghi dove vengono prodotti e consumati i più pregiati derivati del latte italiano) e invita tutti a continuare il viaggio sul sito www.verdelatterosso.it che rappresenta un percorso ricco di contenuti, elaborati da una redazione dedicata al progetto, alla scoperta delle varietà gastronomiche italiane che nascono da una materia che è prima per eccellenza.
I contenuti, che verranno diffusi anche su Facebook e Instagram @VerdeLatteRosso, saranno il frutto di una strategia “data driven” che mette il dato e l’analisi, anche quando si parla di creatività e contenuti. L’ascolto di quello che la gente dice online, ricerca su Google, commenta sui blog e forum è l’elemento fondante della strategia di comunicazione. La campagna durerà un anno.
Il Presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri ha sottolineato “il ruolo di primo piano svolto dalla cooperazione che si è resa ancora una volta protagonista di un’importante azione a difesa del Made in Italy, facendosi promotrice di un progetto finalizzato a valorizzare un’intera filiera produttiva. Il settore lattiero caseario cooperativo rappresenta – ha ricordato Mercuri - circa 700 imprese a cui aderiscono circa 27.500 stalle che producono circa il 70% della materia prima nazionale, ovvero circa 7 milioni di tonnellate di latte e quindi contribuisce al sistema lattiero caseario nazionale con un valore economico di circa 7 miliardi di euro che corrisponde al 50% del fatturato complessivo e un valore dell’export che ammonta a circa 560 milioni pari al 45% del valore totale dell’export dei formaggi”.
Il consumo di latte in Italia è sceso del 30% negli ultimi 6 anni, è aumentato il numero degli intolleranti e ancor di più di chi crede di avere un problema col latte, si sono succedute, soprattutto attraverso i social, molte fake news, in coincidenza peraltro anche con la crescita di consumi di prodotti alternativi al latte e di una sorprendente latitanza del mondo scientifico. E un consumatore disorientato ha talvolta scelto altre strade per la propria colazione o il proprio pasto. “Questa campagna ha il pregio di rimettere al centro la forza della nostra materia prima italiana, nata dalla sapienza di chi custodisce i nostri territori e ne interpreta le tradizioni attraverso l’arte casearia, quasi totalmente all’interno di virtuose filiere cooperative. Il latte italiano è un’eccellenza, una distintività e una salvaguardia del nostro territorio”, ha commentato Gianpiero Calzolari, Coordinatore Settore lattiero-caseario Alleanza Cooperative Agroalimentari.
“Sensibilizzare sul consumo del latte e dei suoi derivati, dando informazioni corrette sull’importanza di questo alimento sia per la nostra salute, sia per l’economia dei territori è fondamentale”, ha dichiarato Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo. “La filiera del latte Made in Italy rappresenta una garanzia per il consumatore: per questo è particolarmente importante valorizzare il latte 100% italiano dalla mungitura alla tavola, grazie al suo legame con il territorio e la sicurezza di controlli che non hanno eguali al mondo. Grazie all’etichetta di origine - voluta fortemente dal Governo - i consumatori possono conoscere da dove arrivano il latte e i prodotti lattiero-caseari che si portano in tavola, evitando così di cadere nell’inganno del finto Made in Italy. Abbiamo inoltre messo a disposizione oltre 400 milioni di euro a sostegno degli investimenti destinati alle filiere agricole e agroalimentari italiane. Il futuro dell’agricoltura passa necessariamente attraverso una filiera sana, virtuosa e di eccellenza”.
Latte italiano, il ruolo della cooperazione in cifre
La filiera lattiero-casearia italiana vale 15 miliardi di euro (2,7 il valore dell’export). Il 50% di tutto il fatturato nazionale è generato dalle cooperative che detengono e trasformano il 70% della materia prima nazionale. In Italia vengono consegnate circa 12 milioni di tonnellate di latte: circa il 18% è destinato alla produzione di latte alimentare fresco (11%) e UHT; il 50% circa è destinato alla produzione di formaggi DOP, il restante 39% è destinato ad altri usi industriali. Il latte destinato alla produzione dei formaggi DOP è così ripartito: 44% destinato alla produzione di Grana Padano, il 32% alla produzione di Parmigiano Reggiano e il restante 24% destinato alle altre produzioni DOP. Nelle principali DOP casearie la leadership va alle cooperative: 70% nel Parmigiano Reggiano e 63% nel Grana Padano; altissima anche la presenza di cooperative tra i produttori di Asiago DOP (65%) e del Pecorino Romano DOP (60%).