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DALLA COOPERAZIONE IL DISTRETTO DELLA FILIERA CEREALICOLA LOMBARDA

DALLA COOPERAZIONE IL DISTRETTO DELLA FILIERA CEREALICOLA LOMBARDA
Perini: "orgogliosi di aver costituito questa realtà cooperativa, che consentirà anche agli operatori di accedere più facilmente a strumenti assicurativi e finanziari".


Categorie: Primo PianoConfcooperative FedAgriPesca

Tags: agroalimentare,   cooperative,   Lombardia,   cereali

Una nuova realtà cooperativa si affaccia nel settore cerealicolo, che comprende mais, orzo, soia e frumento: è stato appena costituito Il Distretto della filiera cerealicola lombarda, promosso da Confcooperative – FedAgriPesca Lombardia, che riunisce i principali produttori e trasformatori del settore nella regione, per migliorare la competitività, la produttività, la sostenibilità e favorire anche l'accesso al mercato.

“Dopo mesi di lavoro siamo orgogliosi di aver costituito questa realtà cooperativa, che consentirà anche agli operatori di accedere più facilmente a strumenti assicurativi e finanziari, in grado di ridurre il rischio economico di ogni operazione. Strumenti importanti, quindi, soprattutto se si considera che il contesto in cui si muovono produttori e trasformatori è caratterizzato da un'elevata volatilità dei prezzi”, ha dichiarato Fabio Perini, presidente di Confcooperative - FedAgriPesca Lombardia.

 
Sono complessivamente 15 i soci fondatori del Distretto,
Comazoo, Consorzio Agrario di Cremona, Agrimais, Quadrifoglio, Carb, Comacer, Comab, Comanove, Copra, Santo Stefano, Copag, Società Cooperativa Agricola, Agricola 2000, Latteria Sociale di Calvenzano, Op Italia Cereali, che producono 180.000 tonnellate di mais, 37.000 tonnellate di frumento tenero, 10.000 tonnellate di frumento duro, 40.000 tonnellate di soia e 6000 tonnellate di orzo.

 

Il neo presidente è Mauro Canobbio, il quale ha sottolineato che “la costituzione del Distretto rafforza in maniera sensibile i legami interni alla filiera, aumentando la coordinazione tra i vari anelli e incrementando il potere contrattuale degli operatori, con gli attori a monte e a valle della filiera stessa”.

Il Distretto, infatti, punta anche a supportare in maniera più efficace le filiere di trasformazione regionali e nazionali, consentendo di valorizzare al meglio le produzioni nazionali anche sui mercati delle commodities. Per quanto riguarda poi il tema della sostenibilità, il Distretto sarà promotore, attraverso l'utilizzo di fondi europei, dello sviluppo di tecniche di coltivazione e produzione rispettose dell’ambiente e che agevolino il risparmio energetico, la razionalizzazione e l’uso più efficiente dell’acqua.