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MELAVÌ: LE MELE DELLA VALTELLINA IN VATICANO. UN DONO A PAPA FRANCESCO

MELAVÌ: LE MELE DELLA VALTELLINA IN VATICANO. UN DONO A PAPA FRANCESCO

Oggi la prima fornitura 

Categorie: Dalle Federazioni

Tags: Cooperativa,   Valtellina,   mele,   vaticano,   papa

È attesa per oggi in Vaticano la prima fornitura di mele Melavì quale dono a Papa Francesco: una promessa mantenuta dal presidente Bruno Delle Coste durante la visita della delegazione valtellinese del giugno scorso a Domus Santa Marta, la residenza del pontefice, organizzata insieme all’Ufficio Scolastico di Sondrio. In quell’occasione, l’offerta di un assaggio delle fragranti mele di montagna era stata rimandata in attesa della nuova raccolta. «Sarò io stesso a presentare le nostre mele e a spiegare caratteristiche e metodi di coltivazione - sottolinea il presidente di Melavì Bruno Delle Coste -, ma sarà il successivo assaggio a convincere tutti della loro bontà». Per le mele valtellinesi è l’esordio in Vaticano: una bella soddisfazione per il presidente Delle Coste, che si unisce all’emozione per l’esperienza vissuta cinque mesi orsono insieme ai soci della Coldiretti. Il viaggio a Roma è previsto all’inizio della settimana prossima.

 

Sul fronte interno il periodo non è meno ricco di soddisfazioni. Concluse le operazioni di raccolta, pagate le liquidazioni, la cooperativa Melavì si avvicina alle assemblee dei soci, che si svolgeranno negli ultimi giorni di novembre, con rinnovato ottimismo: l’oculata gestione impressa dal nuovo Consiglio di amministrazione, in carica da poco più di un anno, sta palesando i suoi effetti positivi. Prova ne siano le liquidazioni ai soci per le mele dell’annata agricola 2017 aumentate mediamente del 33% rispetto all’anno precedente. Un’iniezione di fiducia per tutto il comparto frutticolo provinciale. «La riteniamo una buona liquidazione - sottolinea il presidente Delle Coste - dovuta sia alla riorganizzazione aziendale, che ci ha consentito di risparmiare sui costi della gestione, dalle risorse umane ai trasporti, dall’energia ai servizi, sia all’aumento del prezzo di vendita delle mele. Abbiamo premiato la qualità aumentando le liquidazioni ai soci, la stragrande maggioranza, che hanno conferito mele belle e buone perché i consumatori hanno richieste di questo tipo e la concorrenza è agguerrita. Per sfondare sul mercato serve l’altissima qualità: Melavì punta a quella». Nel frattempo, a partire dalla fine di agosto con le Gala e successivamente con Golden, Stark e Fuji, le mele della Valtellina sono state consegnate dai conferenti nella strutture di Melavì per essere lavorate e confezionate a Tovo S. Agata e inviate ai clienti nel nord e nel centro Italia sia come prodotto sfuso che nei vassoi e nei sacchi da due chili. Anche su questo fronte c’è ottimismo perché, dopo un inizio di autunno anomalo, con il ritorno a temperature in linea con la stagione, il consumo di mele è in ripresa.