Firmato da Confcooperative Lombardia il Protocollo d’Intesa per la gestione e lo sviluppo dei beni e delle aziende sequestrate e confiscate promosso dal Tribunale di Milano insieme all’ ANBSC (Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), Prefettura di Milano, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, Ordine degli Avvocati di Milano, Comune di Milano e Regione Lombardia.
Il patto, siglato oggi presso il Palazzo di Giustizia di Milano, impegna tutti i firmatari a partecipare ad un tavolo tecnico creato ad hoc per la verifica delle modalità adottate nella gestione dei beni sequestrati e confiscati. L'intento è quello di velocizzare i tempi per la destinazione sociale per favorirne l'utilizzo immediato, soprattutto nei casi di aziende, con l'obiettivo si mantenere in piedi produzione e occupati, promuovendo al tempo stesso percorsi di formazione rivolti a tutti i soggetti coinvolti per migliorare l’efficacia degli interventi.
Un'azione condivisa che nasce dalla volontà di applicare al meglio la normativa, proponendo anche eventuali modifiche o integrazioni da un lato e individuare possibili soluzioni, anche finanziarie, dall'altro, in relazione alle risorse concretamente disponibili, per incentivare le banche nel mantenimento di eventuali linee di credito alle aziende in sequestro, assicurando adeguate garanzie.
A firmare il protocollo anche CGIL, CISL e UIL Lombardia, Legacoop Lombardia, ABI (Associazione Bancaria Italiana), Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, CFI (Cooperazione Finanza Impresa), Unioncamere Lombardia, Confcommercio – Imprese per l’Italia Lombardia, Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza, Lodi.