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REGIONALI LOMBARDIA, L’INCONTRO CON I CANDIDATI

REGIONALI LOMBARDIA, L’INCONTRO CON I CANDIDATI

Un confronto su una visione della Lombardia in chiave sempre più cooperativa

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: cooperazione,   regionali

I candidati alla presidenza di Regione Lombardia a confronto con la cooperazione. Ad organizzare l’incontro venerdì 9 febbraio Confcooperative e Legacoop Lombardia che hanno accolto a Milano, nella storica Sala Liberty dell’Osteria del treno Attilio Fontana, Giorgio Gori, Dario Violi e Onorio Rosati.  Ad attenderli una platea di oltre 150 cooperatori, giornalisti e i vertici delle due organizzazioni regionali lombarde. Una giornata di dibattito su priorità e temi d’interesse per le imprese in cui è stato presentato il documento “Cambiare la Lombardia cooperando” vision paper sintesi del modello, pensato in chiave cooperativa, di sviluppo della Regione. A fare da padrone i temi dell’autonomia, del credito, welfare, sanità, agroalimentare, housing e cultura.

A esordire sul palco, Dario Violi, candidato del M5S, che ricordando le sue esperienze nella cooperazione internazionale si è soffermato sull’ inefficace sistema di controlli contro le false cooperative “un errore fatto in questi anni dettato dalla scarsa condivisione di politiche di sistema”.  Un passaggio anche sulla Legge regionale sulla cooperazione, su cui il Movimento si è astenuto: “mancava completamente una fase di condivisione, bei progetti di facciata, ma senza pensare ai finanziamenti”. E proprio sulla partecipazione Violi ha tenuto a precisare “c’è bisogno di regole chiare in cui tutti possono partecipare nella fasi di governo e di consiglio”. Ultimo passaggio Finlombarda, “è un moloch regionale regolato da logiche non di merito che non ha fatto l’interesse di chi fa attività sul territorio”. Su questo l’intervento del Presidente di Confcooperative Lombardia Massimo Minelli che ha suggerito l’ipotesi prevista proprio dalla nuova normativa sulla cooperazione di poter gestire attraverso gli strumenti di sistema del mondo cooperativo proprio il fondo di rotazione Frim Linea 7 dedicato alla cooperazione: “non ho pregiudizi sui sistemi di credito e garanzia affidati ai privati. Ho creduto nel rilancio della legge Marcora che ritengo vincente”. 

Ad avvicendarsi nel dibattito Onorio Rosati, candidato Leu. Interrogato sul tema del Terzo Settore e della possibile esenzione dell’Irap per le cooperative sociali “è un problema che andrà definito. Sono più per un sistema in cui sia data l’occasione a tutti di giocare ad armi pari”. Sull’accoglienza: “c’è una criminalizzazione del mondo della cooperazione. Questa regione può avere un ruolo diverso da quello avuto finora, può collaborare con le altre istituzioni per dare soluzioni. Bisogna fare rete tra cooperazione per un’integrazione che riduca l’impatto sui territori”. Ancora sul regionalismo differenziato: ““sono d’accordo che le regione più sviluppate rinegozino i rapporti con lo Stato”. 

Terzo sul palco, Attilio Fontana, in corsa per il centrodestra. “La cooperazione  è un’importante attività economica di cui essere orgogliosi, che ha avuto grande successo e continua a rafforzarsi giorno dopo giorno. Il centrodestra ha approvato una legge per adeguarla ai tempi che cambiano e riconoscerne l’altissima valenza”. “Crede nel modello della capitalizzazione delle imprese attraverso il finanziamento dei soci dipendenti?”, lo incalzano: “è un modello interessante, Regione cercherà in futuro di aumentare la contribuzione, ma il passaggio fondamentale sarà l’autonomia per garantire risorse”. Sui migranti: “in questi anni il fenomeno è stato trattato come emergenziale , si deve organizzare un progetto serio, con logica. è offensivo vedere gente costretta a vivere sotto i ponti o per strada, non è un modo di integrazione possibile”. Tra i temi sotto la lente il credito cooperativo “è un aiuto sostanziale a chi fa impresa per cui avrò sempre un occhio di riguardo  e sarò dalla loro parte in tutte le loro evoluzioni possibili”, la gestione dei fondi di rotazione “vedremo se sarà possibile riuscirci con le nostre forze”. 

A chiudere il dibattito Giorgio Gori, candidato per il centrosinistra “oggi abbiamo da imparare dai cooperatori che hanno più competenza e speranza di quanto capiti a noi di averne in tema di coprogettazione”. A ricorrere, centrale l’autonomia “è un’occasione per il territorio, di portare a casa senza fatica, una devoluzione di competenze dallo Stato alla Regione. Competenze che devono essere scelte in base a priorità”. Su Finlombarda “non è una banca ma è uno strumento utile per il sistema, anche delle imprese cooperative, utile anche per selezionare e far crescere   start up che hanno opportunità di diventare imprese solide e promettenti”.