Verrà presentato mercoledì 12 aprile alle ore 17,00 nella sala Libretti del Giornale di Brescia il libro “Giuseppe Filippini. Il padre delle cooperative sociali” di Gualtiero Comini, amico e collaboratore di Filippini.
Si tratta del primo volume della collana editoriale “Presente Legame” promossa da Liberedizioni società cooperativa e da Confcooperative Brescia. Con questa collana editoriale Confcooperative Brescia intende non solo riflettere sul proprio passato, proponendo le biografie, gli itinerari, le scelte che non solo caratterizzano la propria storia, ma riconoscervi gli elementi indispensabili per comprendere la contemporaneità della cooperazione. Esperienze e vicende, valori e opere che molto hanno da dire ancora oggi, per guardare con rinnovate certezze al futuro. Il libro unisce testimonianze e scritti autobiografici per tracciare la parabola ideale, umana e professionale di Filippini che nel 1963 diede vita alla sua iniziativa più originale: la cooperativa di solidarietà sociale “San Giuseppe”. Leggere quel che Filippini ha “fatto”, senza inutili aggettivazioni, lascia sbalorditi. Ma oltre a questo in queste pagine si possono rintracciare elementi utili per l’oggi e per il proprio odierno operato. Come è nata ed è ancora attuale l’idea di “organizzare la solidarietà” in forma cooperativa? Quali dinamiche sono state attraversate nel corso degli anni? Quali gli strumenti utilizzati e ancora oggi validi nella loro impostazione?
E, ancora: quale rapporto intesse una cooperativa con la comunità di riferimento? Come partecipa alla vita comunitaria, come ne diviene lievito per assicurare innovative soluzioni e rispondere ai bisogni? “Questo libro – ricorda nella prefazione il Presidente di Confcooperative Brescia Marco Menni - attraverso l’analisi delle molte iniziative intraprese, dentro e fuori la cooperazione, dalla carismatica figura di Giuseppe Filippini, riveste dunque una validità che ancora ci appartiene. Un insegnamento intriso di coraggio, pazienza, intelligenza, generosità, con tratti di intransigenza e di entusiasmo del tutto particolari, che sembrano dirci che se quel percorso è stato possibile in passato, le sue leve e i suoi riferimenti possono oggi renderlo sempre possibile, anche per il nostro futuro”.