DETTAGLIO

Jobs Act, le disposizioni integrative

Il provvedimento declina nei diversi articoli le variazioni da apportare ai 5 diversi decreti legislativi emanati nel 2015

Categorie: Sindacale Giuslavoristico

Tags: lavoro

Sono entrate in vigore dall’8 ottobre 2016 le disposizioni che completano il quadro delle regole sul mercato del lavoro venutosi a delineare con il Jobs Act dello scorso anno. Il provvedimento interviene su più fronti e declina nei diversi articoli le variazioni da apportare ai 5 diversi decreti legislativi emanati nel 2015:

Ø art. 1: modifiche al decreto legislativo 81/2015 in materia di tipologie contrattuali, che aggiunge alla comunicazione preventiva già in vigore per l’utilizzo dei VOUCHER un meccanismo di tracciabilità oraria, sulla falsariga della procedura già in uso per il lavoro intermittente, ma con un regime differenziato e meno stringente per il settore agricolo;

 

Ø art. 2: modifiche al decreto legislativo 148/2015 in materia di ammortizzatori sociali  in costanza di rapporto di lavoro, tra cui si registrano alcuni positivi chiarimenti di tipo procedurale, la trasformabilità di un contratto di solidarietà difensivo in espansivo, nuove concessioni in deroga rispetto alle regole generali fin qui stabilite, nonché la definizione di regimi di maggior favore per imprese di rilevante interesse strategico nazionale e per le “aree di crisi complessa”;

 

Ø art. 3: modifiche al decreto legislativo 149/2015 in materia di attività ispettiva, tese a specificare che l’Ispettorato nazionale potrà svolgere attività promozionali anche sull’uso non corretto dei tirocini e che a livello generale opererà sulla base di linee di indirizzo ministeriali che riguarderanno espressamente anche il corretto utilizzo delle prestazioni di lavoro accessorio (i voucher di cui sopra);

 

Ø art. 4: modifiche al decreto legislativo 150/2015 in materia di servizi per il lavoro e politiche attive, tra cui, insieme ad una serie di riformulazioni e di passaggi legati alla prossima entrata in funzione dell’ANPAL, spiccano il recupero per il biennio 2016-2017 delle risorse non utilizzate l’anno scorso per i percorsi del sistema duale (apprendistato 1° livello e alternanza scuola-lavoro) e, soprattutto, una precisazione in materia di vigilanza sulla gestione dei fondi interprofessionali, già attribuita all’ANPAL nel 2015 dal legislatore: la precisazione consiste nell’aver specificato che gli esiti di tale attività di vigilanza sono inviati al Ministero del Lavoro “anche ai fini della revoca dell’autorizzazione e del commissariamento dei fondi nel caso in cui vengano meno le condizioni per il rilascio dell’autorizzazione”;

 

Ø art. 5: modifiche al decreto legislativo 151/2015 in materia di semplificazioni, con alcune variazioni alla disciplina del collocamento obbligatorio di cui alla legge 68/1999 soprattutto in materia di sanzioni (in un’ottica di loro incremento) e, infine, il riconoscimento della possibilità che le dimissioni in via telematica di un lavoratore possano essere gestite anche per il tramite delle sedi territoriali dell’Ispettorato nazionale del lavoro o dei consulenti del lavoro.


Fonte: Dipartimento Politico Sindacale - Confcooperative 

Servizio Sindacale - Giuslavoristico

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