Buone prassi per la gestione degli appalti pubblici. A Pavia Comune, sindacati e Confcooperative hanno presentato venerdì scorso il protocollo d’intesa per garantire trasparenza, legalità e tutela dei diritti dei lavoratori nell’assegnazione dei servizi pubblici gestiti sia direttamente dal Comune che dalle aziende partecipate.
Quattro i punti principali del Protocollo: l’applicazione dei contratti nazionali del lavoro; l’inserimento della “clausola sociale” in tutti gli appalti (che impone a un nuovo aggiudicatario di assumere il personale impiegato dal precedente gestore del servizio); la valutazione secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e non di quella del massimo ribasso; l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in situazioni di crisi.
«Le cooperative nostre associate – ha sottolineato Mattia Affini, presidente di Confcooperative Pavia – rispettano sempre, integralmente, i contratti nazionali del lavoro. Purtroppo se gli appalti non lo riconoscono come un valore, si finisce per essere danneggiati, a vantaggio di chi invece i lavoratori li tratta diversamente. Le organizzazioni sindacali sanno bene che il mondo della cooperazione è molto vario, cerchiamo di dare lavoro alla parte sana, che rappresenta un valore aggiunto anche sotto l’aspetto del welfare».
“Purtroppo a volte certi accordi rischiano di appesantire solo le procedure senza migliorare nulla. Siamo convinti che non sia però questo il caso – ha spiegato Massimo Depaoli, sindaco di Pavia –. E lo testimonia proprio il diretto coinvolgimento delle forze sindacali, che anzi ci hanno proposto loro l’accordo, insieme anche a una realtà datoriale importante in un settore delicato, ma strategico, come quello delle cooperative».