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RIPARTIZIONE 2015 DEL FONDO STRAORDINARIO PER L’EDITORIA

Il decreto prevede uno stanziamento, per l’anno 2015, di 6,5 milioni di euro

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Si comunica che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 4 del 7 gennaio u.s. il testo del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 novembre 2015 "Ripartizione delle risorse del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria per l’anno 2015”. 

Il decreto prevede uno stanziamento, per l’anno 2015, di 6,5 milioni di euro che verranno ripartiti in: 

a) Incentivi agli investimenti in innovazione tecnologica e digitale 

Una somma pari a 3.435.000 euro è diretta a finanziare la sezione speciale del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese editoriali a sostegno degli investimenti in innovazione tecnologica e digitale. Inoltre, 1 milione di euro è riservato a un bando di prossima emanazione per il riconoscimento di contributi per progetti innovativi delle imprese editoriali di nuova costituzione. 

b) Ammortizzatori sociali 

Parziale finanziamento degli ammortizzatori sociali erogati in favore dei giornalisti disoccupati o interessati da una riduzione dell'attività lavorativa per collocamento in CIGS o dalla stipula di contratti di solidarietà. Il contributo complessivo del Fondo non può superare l'importo di 2 milioni di euro ed è subordinato all'attivazione di un intervento di almeno pari ammontare da parte delle imprese editoriali.

c) Sgravi per le assunzioni a tempo determinato 

Copertura fino ad un massimo di 65.000 euro degli oneri relativi agli sgravi contributivi per le assunzioni di giornalisti con contratto a tempo determinato effettuate tra il 1° gennaio ed il 30 aprile 2015. 

Sono escluse dall’accesso alle risorse del Fondo le imprese editoriali per le quali vige anche solo una delle seguenti condizioni:

  • mancata iscrizione nell'elenco dei quotidiani e periodici, delle agenzie di stampa e delle emittenti radiotelevisive che garantiscono il rispetto dell’equo compenso per un periodo superiore a sei mesi (art. 2, comma 3, lett. b) della legge n. 233 del 31 dicembre 2012); 
  • introduzione, dalla data di emanazione del decreto e per la durata delle misure finanziate, di bonus, stock option ed ogni altra forma di premio non strettamente legato alla dinamica retributiva contrattualmente stabilita, e direttamente collegata a risparmi sul costo del lavoro giornalistico, in favore dei dirigenti delle imprese editoriali che accedono agli ammortizzatori sociali.

​FONTE: FEDERCULTURA - CONFCOOPERATIVE