Tappa italiana per la missione del CESE, il Comitato Economico e Sociale Europeo, impegnato da fine 2015 in un tour tra i paesi europei coinvolti in prima linea nell'emergenza profughi. Prima città a ospitare la delegazione Milano, dove i membri, al termine della visita al centro d'accoglienza Casa Suraya, gestita dalla Cooperativa Farsi Prossimo hanno incontrato il presidente di Federsolidarietà - Confcooperative Lombardia Massimo Minelli.
Scopo dell'iniziativa, far conoscere l'esperienza di una delle realtà cooperative eccellenza nell'ospitalità dei migranti, giudicata proprio dalla delegazione CESE un esempio di "best practice". Non a caso il centro è tra i firmatari della “Carta della buona accoglienza”, il documento cooperativo con le linee guida per un'accoglienza di qualità, presentata lo scorso dicembre dall'Alleanza delle Cooperative Italiane Lombardia. Tema rilanciato nel corso del tavolo di lavoro da Federsolidarietà Lombardia per sensibilizzare l'Unione Europea sugli sforzi del mondo della cooperazione, tra gli attori principali nell'assistenza ai rifugiati, nel garantire non solo un'accoglienza dignitosa, ma anche il rispetto delle regole.
L'incontro di oggi che si inserisce nel programma Going local del CESE mira a raccogliere una serie di informazioni per l'elaborazione di un report finale da presentare alle istituzioni europee per l'individuazione di azioni concrete per fronteggiare l'emergenza migranti. Oltre all'Italia, tra i paesi toccati dalla missione che si concluderà nel febbraio 2016, Grecia, Germania, Malta, Ungheria, Austria, Slovenia, Svezia, Polonia, Bulgaria, Croazia e Turchia.
A partecipare all'incontro di oggi Antonio Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC), José Antonio Moreno Diaz, avvocato specializzato in materia di diritti dell’uomo, mercato del lavoro e welfare state, e Vladimíra Drbalová, vicedirettrice dell’Ufficio relazioni internazionali e con l’UE della Confederazione dell’industria della Repubblica ceca.