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Match your art: Detto Fatto inaugura alle docce pubbliche comunali di Milano la scultura il "Quarto d’ora"

Match your art: Detto Fatto inaugura alle docce pubbliche comunali di Milano la scultura il "Quarto d’ora"

L'opera realizzata nell'ambito del progetto nati dalla collaborazione tra Confcooperative Lombardia e l'Accademia di Belle Arti di Brera

Categorie: Confcooperative Cultura Turismo Sport

Tags: cooperazione,   arte,   Match Your Art

È stata inaugurata oggi, nell’ambito di Match Your Art (MYA) – il progetto promosso dall’Accademia di Belle Arti di Brera, Confcooperative Lombardia in partnership con tre cooperative del territorio - la scultura “Il Quarto d’Ora” della giovane artista Giulia Scognamillo. Collocata presso le docce pubbliche comunali di via Pucci 3, l’opera è stata commissionata dalla Cooperativa Detto Fatto, che gestisce il servizio per conto di Caritas Ambrosiana nell’ambito della coprogettazione del sistema di contrasto alla grave marginalità con il Comune di Milano.

La scelta di installarla all’ingresso dell’edificio assume un significato particolare: portare arte e bellezza in un luogo prezioso, pensato per accogliere e sostenere le persone più fragili. L’opera richiama nel titolo il tempo che ciascun utente ha a disposizione per lavarsi: un momento breve ma essenziale per la cura di sé e la dignità di ogni persona. Il processo creativo ha incluso un coinvolgimento diretto e rispettoso dello spazio e dei suoi utenti: l’artista ha scelto di vivere in prima persona l’esperienza della doccia nel luogo stesso dell’opera, trasformando quell’atto di condivisione in forma scultorea.

Le docce pubbliche di via Pucci sono un servizio molto richiesto e apprezzato dalle persone senza dimora: sono in media 300 al giorno gli accessi di persone che usufruiscono delle docce. A questi si aggiungono circa 25 persone che usufruiscono del servizio lavanderia mentre, due volte alla settimana, un centinaio di persone usufruiscono del servizio di colazione. 

All’inaugurazione sono intervenuti l’Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano Lamberto Bertolé, il presidente di Confcooperative Cultura Turismo Sport Lombardia Fabrizio Pozzoli, il presidente della Cooperativa Detto Fatto Luigi Saracino, il responsabile dell’Area GEA di Caritas Ambrosiana Alessandro Pezzoni, insieme ad Alberto Gianfreda, docente di Tecniche della scultura e direttore artistico del progetto MYA.

“Questo progetto rappresenta per la nostra Cooperativa un’occasione importante per coniugare l’arte con la realtà dei nostri servizi – ha spiegato il presidente della Cooperativa Detto Fatto, Luigi Saracino -. L’opera di Giulia porta sulle docce uno sguardo diverso: la lettura di una persona che coglie la profondità dell’umanità di altre persone poco ‘viste’, quelle che frequentano le docce. La scultura che è qui, è un’opera, cioè qualcosa che resta fisicamente a testimonianza e a vantaggio di tutti coloro che li vivono, portando il bello e l’arte, restituendo un pezzo di dignità a chi entra”.

“Match Your Art è un progetto con possibilità interessanti; un vero match tra il mondo del lavoro e i giovani artisti. Vogliamo supportarli nel realizzare concretamente i loro percorsi professionali e coinvolgere le cooperative, che vedono nell’arte una forma autentica di espressione del proprio operato ha sottolineato Fabrizio Pozzoli, presidente di Confcooperative Cultura Turismo Sport Lombardia.

 

MYA si configura come facilitatore di incontri tra cooperative e artisti per rispondere all'urgenza di superare la dimensione autoreferenziale e solitaria dell'arte in favore di dinamiche cooperative poste all'inizio di un processo creativo e realizzativo” ha commentato il direttore artistico del progetto Alberto Gianfreda.

 

“L’installazione di un’opera d’arte nella sede di un servizio a bassa soglia, rivolto alle persone senza dimora e in grave emarginazione, come le docce pubbliche del comune di Milano, non solo mette al centro il tema della bellezza che è ‘cura’ e che cura, fa bene, ma contribuisce a rendere un luogo connotato, come un servizio rivolto alla marginalità, potenzialmente in luogo aperto, parte della comunità tutta” ha affermato il responsabile dell’Area GEA di Caritas Ambrosiana Alessandro Pezzoni.

 

I percorsi di fuoriuscita dalla condizione di marginalità che caratterizza le persone senza dimora che frequentano le docce pubbliche devono necessariamente contemperare le dimensioni dell’inclusione e della solidarietà e quella della bellezza – ha dichiarato l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé -. Per questo motivo abbiamo scelto di collocare in via Pucci questa scultura che, ricordando l’importanza della cura quotidiana per noi stessi, ci richiama tutti al valore imprescindibile della dignità umana”. 

 

L’opera e la cooperativa

Realizzata in legno e argilla, “Il Quarto d’Ora” rappresenta un corpo con le braccia aperte, scavato e levigato come una pietra modellata dall’acqua: una figura che accoglie e che trasforma, visibile nello spazio d’attesa delle docce pubbliche. “La sfida – spiega Giulia Scognamillo – è stata quella di creare un’opera che rendesse più accogliente il luogo senza essere invadente, rispettando la serenità delle persone che lo vivono ogni giorno”. Per la cooperativa Detto Fatto, che ha commissionato il lavoro, questa scelta conferma l’impegno a unire servizi sociali e attenzione alla dimensione culturale, riconoscendo nell’arte uno strumento di inclusione e di cura.

 

La scultura si compone di due elementi: un busto maschile in argilla refrattaria nera e un supporto in legno scolpito, fusi in un unico flusso visivo. L’opera misura circa 170x30x30 cm e richiama lo scorrere dell’acqua: le superfici, modellate ed erose, evocano la trasformazione continua del corpo e della materia. Questo intervallo di tempo - i quindici minuti evocati dal titolo - diventa simbolo di una pausa sospesa, in cui il corpo si riappropria di sé attraverso l’acqua, restituendo dignità e intimità a un gesto essenziale.

 

Il progetto Match Your Art

Match Your Art è una sperimentazione inedita che mette in relazione giovani artisti e imprese cooperative, per esplorare come l’arte possa diventare motore di coesione sociale ed economica, capace di costruire relazioni, valorizzare i luoghi e rafforzare le comunità.

Protagoniste di questo percorso sono state tre realtà del territorio - la cooperativa Detto Fatto di Sesto San Giovanni, la cooperativa La Fucina di Rho e il consorzio CCL – Consorzio Cooperative Lavoratori di Milano – che hanno ospitato gli artisti e commissionato le opere, diventando parte integrante del processo creativo.

Ideato da Alberto Gianfreda, docente di Tecniche della Scultura a Brera, in collaborazione con Fabrizio Pozzoli, presidente di Confcooperative Cultura Turismo Sport Lombardia, e coordinato da Daniela Farioli ed Elisa Rota, il progetto ha coinvolto cinque giovani artisti – Federica Balconi, Leonardo Fenu, Giulia Scognamillo, Giacomo Bettelle e Andrea Fabrizio – chiamati a sviluppare lavori nati dal confronto diretto con imprese cooperative, soci e lavoratori.

Un'opportunità formativa anche per gli studenti del corso in Valorizzazione dei beni culturali, che hanno seguito la comunicazione del progetto sotto la guida dalla docente Chiara Nenci e coordinata da Lucia Macchi.

Match Your Art si inserisce nel programma didattico quinquennale Scultura Paesaggio Architettura (2024–2029) del docente Guido Lodigiani e offre a ciascun autore una borsa di studio sostenuta dalle cooperative partner.

Sono cinque in totale le opere, diffuse sul territorio, realizzate all’interno del progetto:

  • Federica Balconi e Leonardo Fenu hanno realizzato i loro lavori per la cooperativa La Fucina presso lo Spazio MAST di Rho;
  • Giacomo Bettelle ha ideato un’opera per la cooperativa Detto Fatto a Sesto San Giovanni;
  • Andrea Fabrizio ha collocato la sua scultura all’interno di un nuovo intervento edilizio gestito dal Consorzio CCL a Monza;
  • Giulia Scognamillo ha firmato Il Quarto d’Ora, inaugurato oggi alle docce pubbliche comunali di via Pucci 3 a Milano.

Il racconto di MYA, assieme alle opere nate dal confronto tra giovani talenti e imprese cooperative, saranno parte del palinsesto della Milano Arch Week 2025, in programma dal 27 ottobre al 2 novembre, portando l’esperienza di Match Your Art nel cuore della città e del suo dibattito culturale invitando a una riflessione sul ruolo dell’arte come generatrice di bellezza e comunità, capace di dare forma a spazi condivisi e rafforzare legami sociali.