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Federabitazione, il social housing si racconta a Expo

Lanciata l’edizione 2015 del concorso AAAarchitetticercasi rivolta ai giovani progettisti cooperativi

Categorie: Confcooperative Habitat

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Milano 6/7/2015 - Non cerchi solo un appartamento. Vuoi di più. Magari coltivare un orto dietro il palazzo o allenarti in una palestra “sotto casa”. Oppure un asilo dove lasciare i tuoi figli senza dover correre dall’altro capo della città o un forno a legna per le pizze coi vicini. Utopia? No, è la nuova frontiera dell’abitare: il cohousing sociale, ossia il bello di avere una casa propria con il vantaggio di condividere servizi e spazi comuni con tutti. Anche questa è cooperazione e a raccontarla oggi, 6 luglio, a Expo, il workshop “Come cambiano le città: la rivoluzione sostenibile delle cooperative” a cura di Federabitazione-Confcooperative. Emergenza abitativa, consumo del suolo, riqualificazione delle aree degradate i temi al centro del dibattito. La prospettiva però è tutta nuova. “L’urbanità, per noi, è costruire reti tra persone” ha sottolineato Alessandro Maggioni, presidente di Federabitazione. “Dobbiamo tornare alle ‘radici’ del mutualismo e a promuovere cooperazione secondo i bisogni delle comunità, organizzandole – ha spiegato - Vivere una città non vuol dire solo abitarla. Le cooperative di abitazione hanno storicamente soddisfatto il bisogno di avere una casa. Oggi si propongono come facilitatori di relazioni che partono dall’abitare e finiscono per coinvolgere il vivere”. Ma quali i numeri delle cooperative di abitanti, cresciute con Federabitazione negli anni? Secondo il progetto di mappatura “Coophousing” (www.coophousing.it) si tratta di più di 1.500 abitazioni, spesso tirate su in zone da riconvertire. Risultato, riqualificazione urbana 10, spesa di risorse pubbliche 0. Anche perché, dei nuovi caseggiati costruiti, il 16% si trova nei centri storici, il 35% nella zone semiperiferiche, il 45% in periferia e il 5% fuori dal contesto urbano. Di questi il 69% sono di nuova costruzione, il 18% di recupero di edifici dismessi e il 13% di riconversione. E per gli investimenti, la maggior parte delle volte si tratta di soldi privati, il 79%, pari a circa 184 milioni di euro. Una sfida che guarda sempre di più al futuro, e ai giovani. Proprio da Expo infatti arrivano i primi indizi sul prossimo bando di AAAarchitetticercasi, il concorso sulla residenza sociale e cooperativa rivolta ai talenti della progettazione under 35, annunciato oggi dal direttore scientifico Paolo Mazzoleni. Novità dell’edizione 2015, la quarta, la portata nazionale. Promosso nel 2008 da Federabitazione Confcooperative Lombardia, quest’anno il progetto verrà infatti replicato da nord al sud, toccando oltre a Milano, le città di Pescara, Bari e Catania. Per il nuovo bando bisognerà aspettare la fine dell’estate, nel frattempo, per tutti gli aggiornamenti è possibile consultare il sito www.architetticercasi.eu.
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