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Latte, Confcooperative in Regione Lombardia per tavolo su prezzi

Perini: “cooperazione pronta a dare il suo contributo”

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Un tentativo di mediazione fra le parti, per discutere sui possibili strumenti da adottare per garantire ai produttori di latte un prezzo di mercato più equo.  È questa la sintesi dell’incontro svoltosi oggi, giovedì 30 aprile, in Regione Lombardia tra l’assessore all’Agricoltura, Gianni Fava e le più importanti realtà rappresentative del settore lattiero caseario e della cooperazione agricola, tra cui Fedagri Confcooperative e il Consorzio di tutela del Grana Padano. "Auspichiamo da sempre, ed oggi più che mai, che produttori e industriali possano giungere ad un accordo per la formazione del prezzo del latte, reso sempre più indispensabile dalla complessità del contesto venutosi a creare con la fine del regime delle quote latte e reso più incerto dalla costante volatilità dei mercati delle materie prime agricole” ha commentato Fabio Perini, vicepresidente di Confcooperative Fedagri e presidente di Fedagri Confcooperative Lombardia, a margine del tavolo regionale. La realizzazione di percorsi condivisi, la creazione di un mercato dei prezzi più trasparente, la valorizzazione del prodotto da destinare alle grandi DOP, sono solo alcuni degli aspetti su cui Confcooperative ha voluto evidenziare il suo impegno nel corso del dibattito. “Sebbene la filiera cooperativa lattiero-casearia non sia direttamente coinvolta nel processo di negoziazione  tra produttori e industriali in merito alla determinazione del prezzo del latte, è certamente nostro interesse primario partecipare, a beneficio di tutti i livelli del settore, alla definizione di percorsi condivisi che possano garantire una maggior trasparenza e stabilizzazione. Proprio per questo ci rendiamo disponibili fin d'ora, qualora produttori e industriali lo ritengano utile e necessario, a dare il nostro contributo per sviluppare possibili strumenti, come ad esempio l’indicizzazione, che agevolino o guidino la negoziazione del prezzo, favorendo la valorizzazione del latte lombardo, con un’attenzione particolare a quello destinato alle produzioni di formaggi DOP”, ha sottolineato Perini. Il nostro auspicio – ha concluso Perini - è che questo possa essere un primo passo, contestuale alla definizione di ulteriori strumenti  strutturali, come quelli contenuti nel DL Agricoltura del MIPAAF,  attraverso i quali giungere a soluzioni il più possibile concrete e efficaci, a partire, ad esempio, dallo sviluppo di un organismo interprofessionale, luogo di confronto di tutta la filiera su temi cruciali, come senz’altro la definizione del prezzo del latte”.Un incontro proficuo, ha riferito l’Assessore Gianni Fava, nonostante l'assenza del mondo industriale: “E' positivo – ha affermato - il fatto che, per la prima volta, si accetti un criterio di indicizzazione della materia prima legata al valore del prodotto. A un aumento del valore della Dop dovrà corrispondere un aumento del valore della materia prima”, “più della meta del latte lombardo – ha specificato - finisce in questi circuiti: chi ha scelto di non esserci sta fuori”. La concertazione proseguirà il 13 maggio con la convocazione di un nuovo tavolo.
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