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Federlavoro Lombardia in visita a Lione da Scop Rhône Alpes

Il presidente Ferri: “In Francia buona cooperazione vuol dire democrazia e partecipazione”

Categorie: Confcooperative Lombardia

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Milano, 06/03/2015 - Una delegazione di Federlavoro Lombardia e Federlavoro Piemonte nei giorni scorsi, il 4 e 5 marzo 2015, si è recata a Lione per incontrare le Scop (Sociétés Coopératives et Partecipatives) Rhône-Alpes, per una due giorni di formazione e conoscenza sui servizi alle imprese, sull'innovazione e sul modello d’impresa cooperativa francese. Queste società cooperative, in particolare, appartengono all’ “Union Régionale des SCOP & SCIC Rhône-Alpe”, vale a dire all’unione regionale di una delle 27 regioni francesi, quella del Rodano Alpi. Le SCIC, invece, rappresentano moderne forme cooperative a connotazione comunitaria, che si propongono di coinvolgere i soggetti interessati (lavoratori, utenti, volontari, enti pubblici, società, associazioni ecc.) nella promozione di un progetto di sviluppo locale e sostenibile.   È qui che Federlavoro Lombardia e Piemonte hanno potuto confrontarsi con i colleghi d’oltralpe, attraverso incontri diretti e testimonianze di cooperative di produzione lavoro e di servizi francesi. Ad accogliere la delegazione italiana è stato Michel Rohart, direttore di Scop Rhone Alpes, e Elisa Brunet, responsabile della comunicazione. Inoltre i rappresentanti delle cooperative italiane hanno ricevuto il saluto di Guy Babolat, presidente dell’Unione regionale delle Scop.   Scop Rhône-Alpes è una struttura di 27 dipendenti dedicata ai servizi di accompagnamento e consulenza alle cooperative di produzione lavoro e di servizi. L’organizzazione è impegnata sia nel supporto alla creazione di nuove imprese cooperative, con progetti di innovazione sociale, sia nella trasformazione di imprese esistenti in cooperative, tramite il coinvolgimento di dipendenti, imprenditori e il supporto delle istituzioni regionali e del Fse, il Fondo sociale europeo.   Il 70% delle 350 cooperative associate ha meno di 10 dipendenti. Per questo in Francia cresce l'esigenza di aumentare le dimensioni delle imprese, anche favorendo la collaborazione tra persone e imprenditori. In questo senso una legge del luglio 2014 (Loi du 31 juillet 2014 relative à l'économie sociale et solidaire) si è proposta di sostenere le imprese cooperative, intese come motore sociale dell'economia e come sviluppo di un'imprenditorialità sostenibile e democratica, attraverso un’adeguata capitalizzazione e partecipazione dei soci. Di qui lo slogan di Scoop Rhone Alpes: "La democratie nous réussit " , la democrazia ci riesce.   La delegazione ha incontrato anche le cooperative Cabestan e Cogeci per conoscere esperienze dirette di imprenditorialità e portare ai colleghi francesi gli esempi e le difficoltà italiane.   "Per il nostro settore è importante il confronto, soprattutto in funzione europea e internazionale, con esperienze cooperative diverse. Al momento siamo impegnati sul fronte dell’implementazione del network e delle relazioni internazionali: un passo fondamentale per condividere le proprie esperienze con altri Paesi e uscire da certe dinamiche meramente locali”, ha dichiarato Marco Daniele Ferri, presidente di Federlavoro Lombardia.   In Francia esiste un contesto legislativo, istituzionale e amministrativo diverso da quello italiano – ha poi aggiunto Ferri - Ma in ogni caso è importante osservare e apprendere da altre esperienze. Casi concreti, nei quali i valori della democrazia di impresa e della sostenibilità hanno permesso alle cooperative francesi di creare sviluppo e occupazione, di lavorare in una logica alternativa a quella del mercato senza regole".   Cabestan www.cabestan.fr È una cooperativa di imprenditori "salariati" nel settore edilizia e costruzioni, nata nel 2003 e che conta circa 400 dipendenti. L'impresa ha prodotto circa 8,7 milioni di fatturato nel 2014.   Cogeci www.cogeci.fr È una cooperativa di ingegneri che lavora su progetti di grandi opere, prevalentemente pubbliche. Conta 65 dipendenti per un fatturato di circa 6 milioni di euro.   Loi du 31 juillet 2014 relative à l'économie sociale et solidaire
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