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COMO, LA RICETTA DEL FUNDRASING CONTRO LA DISOCCUPAZIONE

COMO, LA RICETTA DEL FUNDRASING CONTRO LA DISOCCUPAZIONE
Dall'inizio dell'anno 20 i tirocini attivati grazie al progetto " Fundraiser di prossimità" promosso dalla Fondazione Comasca.  A ottenere un contratto il 35% 

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: lavoro,   giovani,   Fundraising,   Fundraiser di prossimità

Lo scarseggiare delle risorse pubbliche mette il non profit in difficoltà? La soluzione arriva dal fundrasing. Il termine anglosassone, ormai anche per noi d'uso comune, interpreta un po' l'evoluzione strutturata del più antico "obolo". Ad essere sottesa sempre la stessa logica, la pratica del donare per una buona causa. Ma se nel passato la "simbolica" elargizione trovava una comunità compatta attorno a consuetudini comuni, alle porte del terzo millennio la situazione si è a  dir poco complicata. 

Il pullulare di iniziative mette in crisi il donatore, e allora come si fa? Si riparte dalle relazioni. È così che nasce il fundraiser di prossimità, una  figura professionale  pensata apposta  per aiutare anche le piccole organizzazioni a valorizzarsi sui territori. Limitarsi alla "sostenibilità" di una causa non è infatti tra le strategie di marketing considerate vincenti, soprattutto nel lungo periodo. Il vero successo passa invece dalla capacità di stabilire delle vere e proprie reti relazionali, ma per fare questo non ci si può affidare al caso, ci vogliono preparazione e competenza. 

Di necessità virtù, da qui nasce il progetto "Fundraiser di prossimità", promosso dalla Fondazione Comasca e inaugurato agli inizi dell'anno in collaborazione con il Consorzio Solco/Mestieri Como, Irecoop Lombardia, il Centro formativo Starting Work e Cometa. L'obiettivo, aiutare le organizzazioni non profit del territorio a sviluppare la capacità di mobilitare risorse promuovendo l’assunzione di giovani opportunamente formati. Una sfida vinta anche sul fronte occupazionale: dei 20 tirocini attivati il 35% si è trasformato in contratti di lavoro