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Confcooperative Federsolidarietà Lombardia, confermata esenzione IRAP cooperative sociali: «Ora superare il vincolo de minimis»

Confcooperative Federsolidarietà Lombardia, confermata esenzione IRAP cooperative sociali: «Ora superare il vincolo de minimis»

Il commento di Valeria Negrini

Categorie: Confcooperative Federsolidarietá

Tags: cooperative sociali,   Esenzione Irap

“Dopo mesi di interlocuzione accogliamo con favore il mantenimento dell’esenzione dall’IRAP e del bollo auto per le cooperative sociali, un risultato frutto di un’azione costante e condivisa tra Confcooperative Lombardia e il Forum del Terzo Settore regionale. Con la fine del regime fiscale agevolato previsto per le ONLUS al 31 dicembre 2025, le cooperative sociali avrebbero rischiato di perdere un beneficio essenziale per garantire servizi e inclusione alle comunità lombarde. La Lombardia si conferma l’unica regione, nel quadro ordinario, a riconoscere l’esenzione totale dall’IRAP, seppur in via sperimentale per gli esercizi 2026 e 2027, tuttavia la scelta di ricondurre la misura al regime de minimis, rappresenta un vincolo che ne riduce l’efficacia e sul quale continueremo a confrontarci con determinazione» Così Valeria Negrini, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia dopo l’approvazione del bilancio di Regione Lombardia che mantiene l’agevolazione e ne definisce le nuove condizioni applicative.

“Su questo aspetto – conclude Negrini - c’è profonda preoccupazione: la scelta di Regione di applicare il de minimis rischia di ridurre l’impatto di una misura che negli anni ha rappresentato un sostegno decisivo alla capacità delle cooperative sociali di generare lavoro, inclusione e servizi di qualità. Nei prossimi due anni ci impegneremo per superare questo limite, affinché l’esenzione torni a essere strutturale e venga estesa anche alle realtà costituite dal 1° gennaio 2026. Per raggiungere questo obiettivo sarà indispensabile un’azione coordinata di tutte le associazioni rappresentative del Terzo Settore, così da preservare e rafforzare un’agevolazione che produce benefici tangibili e diffusi per l’intera Lombardia, anche nel quadro del piano nazionale dell’economia sociale».