È Vito Domenico Sciancalepore il nuovo Capo Dipartimento Legislativo Giuridico e Sindacale di Confcooperative che rappresenta il 4% del PIL con 16.000 imprese, 550.000 persone occupate, 85 miliardi di euro di fatturato e oltre 3,3 milioni di soci.
"Le nostre più sincere congratulazioni a Vito Domenico Sciancalepore. Il suo percorso professionale, la competenza giuridica e l’esperienza maturata nei diversi incarichi ricoperti, rappresentano un patrimonio prezioso per Confcooperative» affermano Massimo Minelli e Marco Menni, rispettivamente presidente e vicepresidente di Confcooperative Lombardia.
Sciancalepore lascia la direzione di Confcooperative Fedagripesca e assume l’incarico che, ad interim, era ricoperto da Marco Venturelli segretario generale di Confcooperative.
Vito Domenico Sciancalepore, barese, 48 anni, laureato in giurisprudenza e avvocato, ha ricoperto diversi incarichi. Tra questi è stato dirigente alla direzione Affari Legali dell’Ismea dove è stato anche capo staff della direzione generale. Ha maturato molte esperienze di tipo istituzionale in particolare al Masaf con più ruoli di responsabilità compreso quello di vicecapo di gabinetto del Ministero. Sciancalepore è stato anche consulente per l’Anac e per il Consiglio Nazionale del Notariato.
«Un sistema cooperativo che opera in tutti i settori strategici dell’economia nazionale: dall’agroalimentare alla pesca, dalla sanità ai servizi sociali, dall'abitazione al credito, dalla cultura al lavoro, fino alla produzione e distribuzione. Le cooperative e i loro soci – sottolinea Sciancalepore – sono motore di coesione sociale e sviluppo economico nei territori. Garantiscono servizi essenziali alle comunità, creano occupazione stabile e qualificata, promuovono inclusione e partecipazione democratica. La nostra azione è quella di supportare cooperative e soci nel consolidare le loro reti, nell'innovare i modelli organizzativi e nel costruire un quadro legislativo e contrattuale che tuteli i diritti dei lavoratori, la sostenibilità delle imprese cooperative e il loro ruolo insostituibile nel welfare e nello sviluppo del Paese».