Educare al cibo come bene comune, valorizzare il territorio e dare voce alle nuove generazioni. È questo l’obiettivo di “Cibo, Cultura, Comunità. Educazione alimentare per un futuro consapevole”, il progetto che ha coinvolto scuole, cooperative e territori lombardi in un percorso di educazione alimentare, pensiero ecologico e partecipazione culturale.
Finanziato da ERSAF e Regione Lombardia, Il progetto è nato con l'obiettivo di educare alla conoscenza della filiera agroalimentare, alla conoscenza della biodiversità e della stagionalità; con l'intento di valorizzare i prodotti di qualità e le tradizioni rurali lombarde promuovendone la sostenibilità, la prevenzione dello spreco e il recupero delle eccedenze alimentari. Il progetto si è sviluppato attraverso due percorsi didattici sperimentali. ARTOO – Il territorio che ci nutre, rivolto alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo della primaria, ha coinvolto cinque classi della città di Milano per un totale di 125 bambini e bambine. ETERIA – L’energia della Terra, dedicato al secondo ciclo della primaria e alla scuola secondaria di primo grado, è stato realizzato in sei classi dei Comuni della Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino Riviera (LC), coinvolgendo 125 ragazzi e ragazze.
Elemento distintivo del progetto è la metodologia educativa di Alchemilla, che valorizza l’arte come strumento di esplorazione e di ascolto del pensiero dei bambini e dei ragazzi ha permesso di sostenere lo sguardo, la creatività e la voce delle nuove generazioni, rafforzando la tempo stesso la connessione comunitaria fra scuola, territorio e istituzioni culturali.
«Il progetto Cibo, Cultura, Comunità: educazione alimentare per un futuro consapevole può rappresentare un processo di grande valore per le nostre cooperative e per i territori che abitiamo» ha commentato Fabio Perini, presidente di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia, richiamando la sfida che oggi attraversa la cooperazione agricola: continuare a produrre qualità, preservare i paesaggi e, allo stesso tempo, creare le condizioni perché i giovani possano restare nei territori. Perini sottolinea il valore del progetto educativo presentato da Cooperativa Alchemilla, che lavora «per promuovere una cultura del cibo come bene comune con i bambini e i ragazzi» attraverso percorsi che mettono al centro la loro voce. «Il futuro della cooperazione agricola passa dall’ascolto delle nuove generazioni, dalla loro capacità di immaginare e costruire un domani. Far conoscere loro il territorio, la sua filiera, i prodotti e la responsabilità che portano con sé, significa investire nel futuro».
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«Accogliamo con entusiasmo le parole di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia e la visione del presidente Perini. È proprio attraverso l’alleanza tra scuole, cooperative, imprese agricole e comunità locali che possiamo rendere i bambini e i ragazzi protagonisti attivi», il commento delle cooperative Alchemilla e Latteria San Pietro. Latteria San Pietro ha richiamato la propria esperienza con le scuole: «I nostri ragazzi devono sapere da dove arriva il prodotto, devono sapere come si fa». Un lavoro culturale e sociale che dimostra come avvicinare le nuove generazioni alla produzione significhi creare orgoglio, identità e appartenenza.
Alchemilla, dal canto suo, ha mostrato come, attraverso percorsi narrativi e laboratoriali, «sia possibile raccogliere le voci dei bambini e dei ragazzi, far emergere la loro immaginazione e i loro gesti di cura verso la terra». La metodologia adottata si basa sull’ascolto: «Prima di dire loro cosa pensare, ci siamo mossi chiedendo loro cosa pensassero». Per entrambe le realtà, la prospettiva è chiara: «Riteniamo importante lavorare per mettere in dialogo cultura, educazione e produzione di eccellenza. Il Grana Padano DOP dei prati stabili, le scuole e gli spazi di comunità sono luoghi dove si può costruire socialità, conoscenza e futuro». Un impegno che nasce da un’esigenza concreta: «Quando si sente che c’è bisogno di fare qualcosa per le nostre comunità, si fa e basta».