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Certificazione Parità di genere, la cooperazione alla presentazione della ricerca sul bando regionale

Certificazione Parità di genere, la cooperazione alla presentazione della ricerca sul bando regionale

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Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: parità di genere

La cooperazione lombarda è intervenuta alla presentazione della ricerca sulla certificazione della parità di genere nelle imprese lombarde, realizzata dall’Università degli Studi di Brescia per l’Ufficio della Consigliera di Parità di Regione Lombardia.

I materiali completi della ricerca

Il video con gli interventi

 

L’incontro, aperto dalla Consigliera di Parità Annamaria Gandolfi insieme alla Consigliera supplente Valeria Gerla, ha riunito università, parti sociali e rappresentanze datoriali per discutere i risultati della ricerca e le ricadute sul tessuto produttivo regionale. Tra gli interventi Ester Greco (coordinamento Pari Opportunità e Politiche di Genere CGIL-CISL-UIL), Valeria Innocenti (direzione Area Lavoro e Previdenza di Assolombarda), Carmela Caracozzi (presidente Donna Impresa Confartigianato Milano-Monza Brianza), Lionella Maggi (presidente Terziario Donna Confcommercio Lombardia) ed Enrico De Corso per l’Alleanza della Cooperazione Lombardia.

«Nel mondo cooperativo l’attenzione alla parità è ormai ampia: circa metà delle aderenti è attiva sul tema, trainata anche da politiche di conciliazione e welfare», ha dichiarato Enrico De Corso, direttore di Confcooperative Lombardia e rappresentante dell’Alleanza della Cooperazione. «Ma le certificazioni devono diventare un asset competitivo, non un adempimento autoreferenziale. Servono continuità e riconoscimento nei bandi e nella committenza pubblica, e dobbiamo ridurre le polarizzazioni tra settori molto sensibili e settori ancora indietro, facendo crescere davvero la presenza femminile nei CDA». 

La ricerca, illustrata da Maria Sole Bannò e Camilla Federici dell’Università di Brescia, ha analizzato l’efficacia del bando regionale sulla certificazione della parità di genere e i suoi effetti organizzativi sulle imprese lombarde. Dall’indagine emerge che il bando ha avuto un forte effetto leva, in particolare sulle micro, piccole e medie imprese, spingendole ad avviare percorsi di analisi e riorganizzazione interna.

Nel primo bando sono state presentate 930 domande, con 603 imprese certificate; la seconda edizione, rifinanziata e aperta fino al 2027, conta già 145 nuove richieste. La certificazione si conferma uno strumento in grado di favorire consapevolezza interna, formalizzazione di pratiche di parità e valorizzazione del capitale umano, contribuendo anche a ridurre il gender pay gap.

Tra le criticità segnalate: conoscenza ancora disomogenea delle misure nei territori, complessità di alcuni indicatori per le microimprese, differenze operative tra enti certificatori e sostenibilità economica del mantenimento nel tempo.

La Consigliera di Parità Annamaria Gandolfi ha evidenziato la necessità di consolidare i risultati raggiunti e rafforzare la collaborazione con associazioni di categoria e consulenti del lavoro, per diffondere ulteriormente la cultura della certificazione e accompagnare le imprese nel percorso.