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Negozi di prossimità nei piccoli comuni, il webinar di Confcooperative con l’assessore Guidesi

Negozi di prossimità nei piccoli comuni, il webinar di Confcooperative con l’assessore Guidesi

L'incontro sulla nuova misura regionale per contrastare la desertificazione commerciale

Categorie: Comitato Consumo e Utenza

Tags: consumo,   desertificazione commerciale,   negozi

Contrastare la desertificazione commerciale, riportare servizi essenziali nei piccoli centri e nelle frazioni lombarde, sostenere nuove iniziative imprenditoriali e cooperative. È questo il fulcro del webinar promosso da Confcooperative Consumo e Utenza Lombardia per presentare il bando regionale “Nuova Impresa – Piccoli Comuni e Frazioni”. Il bando prevede contributi a fondo perduto fino all’80% della spesa ammissibile, con un massimo di 40.000 euro per progetto, destinati a nuove imprese o nuove unità locali nei comuni sotto i 3.000 abitanti e nelle frazioni prive di esercizi di prima necessità.

A prendere parte all'incontro Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia, Marco Bordoli, presidente di Confcooperative Consumo e Utenza, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi, Samuel Cornella della Federazione Trentina della Cooperazione - Ufficio di Bruxelles, Roberto Lambicchi,  direttore vicario e dirigente U.O. Programmazione Comunitaria e Commercio D.G. Sviluppo Economico di Regione Lombardia e Marco Cittarelli di Confcommercio Lombardia.

Minelli: città e aree interne devono crescere insieme

Aprendo i lavori, Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia, ha sottolineato la valenza strategica della misura: “Non possiamo rinunciare a uno sviluppo armonioso: città e aree interne devono crescere insieme. Ripartiamo dai luoghi che oggi sembrano dimenticati, perché vogliamo renderli centrali”. Minelli ha ricordato anche il quadro europeo: “Senza fondi di coesione rischiamo di indebolire il disegno di un’economia sociale che tiene insieme persone, territori e comunità”

Guidesi: un impatto sociale nei territori deserti dai servizi

L’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, ha illustrato il bando e i suoi obiettivi.
“Vogliamo avere un impatto sociale nei luoghi oggi deserti dal punto di vista dei servizi, contrastando lo spopolamento e la desertificazione commerciale”.  Guidesi ha richiamato anche il ruolo delle imprese come attori di comunità: “Le imprese non sono solo soggetti economici, ma parte integrante della comunità: offrono lavoro, servizi e vitalità sociale”.

Cornella: il negozio di montagna è un pilastro della comunità

Dal Trentino è arrivata l’esperienza dei Negozi di Montagna, raccontata da Samuel Cornella della Federazione Trentina della Cooperazione. “I piccoli negozi di paese non sono solo attività economiche: sono pilastri della comunità. Senza di loro le valli rischiano di perdere coesione e servizi essenziali”.

Cornella ha illustrato come in Trentino questi esercizi siano stati qualificati come Servizi di Interesse Economico Generale (SIEG), superando i limiti degli aiuti di Stato e rafforzandone il ruolo sociale.

Presentazione in allegato

Lambicchi: un’opportunità per ridurre lo spopolamento

Il dettaglio tecnico del bando è stato presentato da Roberto Lambicchi, dirigente della Direzione Generale Sviluppo Economico di Regione Lombardia: “Dei 774 piccoli comuni lombardi, oltre la metà non ha più alcuna attività commerciale alimentare. Con questa misura vogliamo ridurre lo spopolamento e restituire servizi di prossimità”.

Lambicchi ha evidenziato la flessibilità del bando, aperto anche a cooperative sociali che decidano di avviare nuove unità locali nei piccoli centri.

Presentazione in allegato

Citarelli: puntare su digitalizzazione e sostenibilità

A portare il punto di vista del commercio è stato Marco Citarelli di Confcommercio Lombardia, che ha ricordato i dati più recenti sull’andamento del settore: “Dal 2015 al 2024 si è registrato un calo significativo delle attività di prossimità, con una perdita di superficie commerciale pari a 100 campi da calcio in vent’anni. Oggi in Lombardia ci sono 44 comuni completamente privi di attività commerciali.”

Guardando al futuro, ha indicato le priorità: “Due sono le principali transizioni che il commercio di prossimità deve affrontare: la digitalizzazione e la sostenibilità. La multicanalità non sostituisce i negozi fisici, ma li rafforza. Allo stesso tempo, la sensibilità crescente dei consumatori, in particolare dei giovani, impone di ripensare i modelli di business in chiave sostenibile.”

Bordoli: rafforzare il nostro percorso

A chiudere i lavori, Marco Bordoli, presidente di Confcooperative Consumo e Utenza, ha rimarcato il valore sociale dell’iniziativa: “Mettiamo al centro i valori, non solo gli indicatori economici. La tecnologia è utile per migliorare i processi, ma non può sostituire la società e le relazioni di comunità". “Il mondo cooperativo - ha concluso - ha più di cent’anni di storia e ha saputo attraversare guerre, crisi e pandemie. Questa esperienza rafforza il nostro percorso e ci rende consapevoli che i negozi di prossimità non sono solo imprese, ma luoghi che custodiscono coesione sociale e legami comunitari”.

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