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Sociosanitario, Negrini: "bene adeguamento tariffe, ora servono risposte per salute mentale e NPIA"

Sociosanitario, Negrini: "bene adeguamento tariffe, ora servono risposte per salute mentale e NPIA"
Il commento all'approvazione della DGR 4680 

Categorie: Confcooperative Federsolidarietá

Tags: sociosanitario

“L’approvazione della DGR 4680 di Regione Lombardia rappresenta un passo significativo: conclude la seconda fase di adeguamento delle tariffe per i servizi sociosanitari, risultato di un lungo confronto portato avanti da Confcooperative Federsolidarietà Lombardia fin dal rinnovo del CCNL delle cooperative sociali nel 2024”. Così Valeria Negrini, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia commenta la seconda fase attuativa del provvedimento che prevede un aggiornamento dei tariffari nel comparto sociosanitario, a seguito dei rinnovi del CCNL di settore.

“Apprezziamo lo sforzo della Regione, che per la prima volta ha riconosciuto un aumento tariffario legato agli incrementi del costo del lavoro nel settore privato. Pur non coprendo interamente gli aumenti, pari a circa il 15%, questi adeguamenti offrono un parziale ma importante sostegno ai servizi. Restano però nodi aperti: il sistema penalizza le realtà che sono costrette, per alcuni profili professionali - soprattutto sanitari - a fare maggiore ricorso al lavoro autonomo e, soprattutto, continua a escludere ingiustamente le aree della Salute Mentale e della NPIA. Queste UdO sono già state escluse dal primo incremento tariffario avvenuto con la delibera dello scorso dicembre (DGR 3730) e continuano ad esserlo anche con questo nuovo provvedimento. Per questo motivo è tutt'ora in corso con Regione Lombardia un serrato confronto per trovare una modalità e una procedura che consenta di correggere queste criticità e dare una risposta anche alle cooperative che operano in questi settori e che vedono, tra l'altro, un costante incremento nella domanda di cura e di presa in carico, soprattutto nell'area minori, adolescenti e giovani" spiega Negrini.

"Inoltre continuiamo a sollecitare Regione affinché definisca finalmente gli incrementi da riconoscere in presenza di comportamenti problematici nell’ambito dei servizi per le persone con disabilità, qualificabili come casistica di secondo livello di complessità (ICA 2) per i quali sono già stanziati nel Bilancio di Regione Lombardia complessivamente 12 milioni di euro (6 nel dicembre 2023 e 6 nel aprile 2024)" conclude.