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Disabilità: salvaguardati 4.000 posti di lavoro nell’assistenza educativa scolastica

Disabilità: salvaguardati 4.000 posti di lavoro nell’assistenza educativa scolastica
Campese: con Regione Lombardia risultato rilevante per garantire la qualità dei servizi

Categorie: Confcooperative Federsolidarietá

Tags: Disabilità,   educativa scolastica,   Asacom

“Con la regolamentazione della figura professionale ASACOM in Lombardia e i nuovi criteri previsti da Regione, è stato messo in sicurezza il futuro lavorativo di oltre 4.000 operatori già impegnati nell’assistenza all’educativa scolastica a supporto di oltre 8.000 alunni e studenti con disabilità. Una soluzione che ha evitato il rischio concreto che i rigidi requisiti previsti inizialmente dalle linee guida nazionali escludessero dal servizio professionisti esperti, aggravando le già attuali difficoltà di reperimento del personale e compromettendo la continuità dei servizi per le famiglie”. Così Mariagrazia Campese, vicepresidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia, sull’approvazione della DGR 4498 del 3 giugno 2025 che ha istituito, anche il Lombardia, l’Assistente all’Autonomia e alla Comunicazione personale (ASACOM), figura che sostituisce e uniforma il profilo dell’assistente educatore scolastico. Regione Lombardia ha così dato attuazione alle Linee guida formalizzate nel 2023 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, introducendo uno standard formativo qualificato e un quadro di regole che consentirà di tutelare anche gli operatori, a rischio esclusione, già in servizio.

“Con questa delibera La Lombardia recepisce finalmente le Linee guida approvate in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, definendo il percorso formativo necessario per poter svolgere la professione, le cause di esenzione, il riconoscimento dei crediti formativi. Un risultato frutto di un lavoro congiunto e costante, di oltre due anni, tra la Direzione Generale Istruzione e Formazione Lavoro della Regione Lombardia e Confcooperative Federsolidarietà Lombardia, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale, ANCI Lombardia e alle associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità e della cooperazione. In Lombardia il sistema coinvolge complessivamente circa 12.000 operatori; senza una soluzione condivisa, si sarebbe rischiato di escludere dal servizio oltre un terzo degli addetti attualmente impiegati” spiega Campese.

“Non parliamo solo di numeri — sottolinea la vicepresidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia — ma di un lavoro essenziale che garantisce ogni giorno diritti, inclusione e benessere a migliaia di bambini, ragazzi e famiglie. La cooperazione sociale ha messo in campo competenze ora riconosciute anche a livello istituzionale. Questo risultato consente finalmente di dare stabilità ai lavoratori e continuità ai servizi per le comunità lombarde. Inoltre la definizione degli standard minimi regionali introduce un elemento essenziale di tutela della qualità educativa su tutto il territorio, riducendo le disparità oggi esistenti tra province. La regolamentazione stabilisce infatti un limite al ribasso sotto il quale non sarà più possibile collocare l’offerta del servizio, garantendo standard qualitativi omogenei per tutti gli studenti”.

Parallelamente, Confcooperative Federsolidarietà Lombardia è oggi impegnata nel confronto con Regione Lombardia per ottenere l’adeguamento della tariffa oraria riconosciuta (attualmente pari a 23 euro), in considerazione degli aumenti dei costi derivanti dal rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale delle Cooperative Sociali. Un aggiornamento necessario per garantire la tenuta economica dei servizi e la giusta valorizzazione professionale degli operatori.

“Il nostro impegno – conclude Campese - prosegue, sempre al fianco delle cooperative, dei lavoratori e delle famiglie, per assicurare servizi qualificati, sostenibili e sempre più rispondenti ai bisogni educativi dei territori lombardi”.