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I consiglieri Forte e Bussolati al Consiglio regionale di Confcooperative Lombardia

I consiglieri Forte e Bussolati al Consiglio regionale di Confcooperative Lombardia

Il confronto dedicato alla proposta di costituzione di un intergruppo consiliare sull’economia sociale

Categorie: Primo PianoConfcooperative Lombardia

Tags: Economia sociale,   Referendum,   Consiglio Regionale Confcooperative,   Intergruppo Economia Sociale

Economia sociale, dottrina sociale della Chiesa, referendum, rinnovo delle federazioni e gender gap: sono stati questi i temi affrontati nel corso del Consiglio Regionale di Confcooperative Lombardia, che si è riunito nel pomeriggio di ieri a Milano nella sede di via Filzi 17.

Ad aprire i lavori il presidente Massimo Minelli e il vicepresidente Marco Menni, che hanno accolto i consiglieri regionali Pietro Bussolati e Matteo Forte, protagonisti di un confronto dedicato alla proposta di costituzione di un intergruppo consiliare sull’economia sociale.

Il Consiglio si è aperto con l’intervento dell’avvocato Paolo Masciocchi, dottore di ricerca in Filosofia del Diritto, che ha proposto una riflessione sui temi agostiniani applicati al mondo cooperativo, alla luce dell’elezione di Papa Leone XIV. Un’occasione per rilanciare, anche all’interno dell’organizzazione, il dialogo culturale sui fondamenti della dottrina sociale della Chiesa e sul suo contributo all’economia civile.

Durante il confronto, Pietro Bussolati ha ricordato i risultati raggiunti in Regione grazie al lavoro condiviso tra forze politiche, in particolare l’approvazione di 2 ordini del giorno bipartisan che hanno consentito lo stanziamento di 2 milioni di euro per la capitalizzazione delle cooperative. Bussolati ha inoltre espresso l’auspicio che possa essere costituito quanto prima un intergruppo consiliare dedicato all’economia sociale, che rappresenti uno spazio di confronto stabile tra le forze politiche e consenta di portare avanti in modo strutturato iniziative legislative, riconoscendo il ruolo e l’impatto del privato sociale nella costruzione delle politiche pubbliche. Uno strumento utile anche per dare continuità alla riflessione su strumenti di valutazione e misurazione dell’impatto sociale, come un possibile bilancio sociale regionale.

Il consigliere Matteo Forte ha ribadito l’importanza della costituzione dell’intergruppo, definendolo «un passo necessario per strutturare un luogo che, oltre a essere motore nei momenti legislativi chiave, sappia diventare spazio di riflessione e orientamento sull’economia sociale».  Forte ha inoltre evidenziato il lavoro tra maggioranza e opposizione che ha consentito un accordo anche su altri due provvedimenti: l’inserimento di un punto dedicato all’economia sociale  riferito agli impegni della Giunta nella risoluzione della sessione europea e l'emendamento alla legge 11/2014 che permetterà anche agli strumenti finanziari cooperativi, in particolare a CFI (Cooperazione Finanza Impresa), di convenzionarsi con Regione Lombardia, ampliando in modo significativo l’efficacia verso il sostegno all’imprenditorialità mutualistica lombarda. «Ora – ha sottolineato Forte – è necessario costruire strumenti concreti che diano gambe a queste esperienze e favoriscano il passaggio dell’economia sociale da settore di nicchia a cultura economica diffusa».

Nel corso della seduta si è inoltre discusso del referendum dell’8 e 9 giugno, con un intervento della presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia, Valeria Negrini, che ha richiamato l’attenzione sull'importanza di andare a votare sì al quesito numero 5 (riduzione da 10 a 5 anni per la richiesta di cittadinanza italiana), posizione sulla quale si è  registrata la convergenza unanime dell'intero Consiglio Regionale.

A seguire, la coordinatrice della Commissione Donne Cooperazione Lombardia, Giuliana Baldin, ha tracciato un bilancio sul percorso di rinnovo delle federazioni e ribadito la necessità di affrontare in modo strutturale il gender gap, valorizzando la presenza femminile nei ruoli dirigenziali all’interno degli organi confederali.