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Papa Francesco e la cooperazione, un’eredità che ci impegna

Papa Francesco e la cooperazione, un’eredità che ci impegna

L'editoriale del presidente Minelli

Categorie: Primo PianoConfcooperative Lombardia

Tags: papa,   editoriale,   Papa Francesco

Con la scomparsa di Papa Francesco, va via una delle voci più autentiche e coraggiose del nostro tempo, ma resta viva la sua eredità spirituale, sociale e civile. Un’eredità che interpella profondamente anche la cooperazione, e in particolare quella che, come la nostra, si riconosce nella sua visione evangelica dell’economia, della dignità del lavoro, della solidarietà tra le persone.

Durante la sua prima udienza con Confcooperative, il Santo Padre ci ha consegnato parole che hanno segnato il nostro cammino e che oggi, con gratitudine e memoria, vogliamo riprendere. Ci ha chiamati “imprenditori di carità”, capaci di mettere a terra il Vangelo; ci ha chiesto di guardare alle persone non solo come lavoratori o consumatori, ma come protagonisti di un progetto comune, attento alla dignità e alla speranza di ciascuno.

E ci ha indicato anche una strada: ripartire dalla periferia. Non solo quella dei quartieri, ma quella umana, sociale, generazionale. È lì che la cooperazione deve continuare a stare, con strumenti nuovi, ma con la stessa intenzione di sempre: non lasciare indietro nessuno.

Nel suo magistero e nei suoi gesti, Papa Francesco ci ha indicato uno stile di vita che da sempre ci sforziamo di adottare: costruire relazioni contro l’individualismo, promuovere la responsabilità sociale come valore che supera il profitto, restituire senso al lavoro e alla comunità in un mondo spesso malato di solitudine.

La sua è stata una parola capace di osare. Ha parlato con coraggio, ha saputo rompere gli schemi per rimettere al centro chi è ai margini, chi è fragile, chi è dimenticato. Oggi, nel ricordo di questo Papa che ha precorso i tempi con il cuore e con la ragione, sentiamo il dovere di raccogliere il testimone che ci ha lasciato. Non come un’eredità da conservare, ma come una chiamata a fare di più, ad andare oltre, a “globalizzare la solidarietà”.

Con Papa Francesco perdiamo una guida. Ma la sua voce mite, profonda, continuerà a risuonare nel nostro agire quotidiano. Perché se uno più uno, in cooperativa, fa tre, è anche grazie a chi ci ha insegnato che la somma dell’amore è sempre maggiore della somma delle parti.

Massimo Minelli - Presidente di Confcooperative Lombardia