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Le richieste di Alleanza della Cooperazione Lombarda agli assessori Guidesi, Bertolaso e Lucchini

Le richieste di Alleanza della Cooperazione Lombarda agli assessori Guidesi, Bertolaso e Lucchini

L’incontro con la delegazione di Confcooperative, Legacoop e AGCI

Categorie: Primo PianoConfcooperative Federsolidarietá

Tags: sociale,   sociosanitario

Dagli incrementi delle tariffe per RSA e RSD alla salute mentale, ai centri antiviolenza, sono questi i punti al centro dell’incontro tra la delegazione di Alleanza della Cooperazione Lombarda rappresentata da Valeria Negrini, Presidente Confcooperative Federsolidarietà Lombardia, Marta Battioni, Coordinatrice Dipartimento Welfare Legacoop Lombardia e Cinzia Sirtoli, presidente AGCI Lombardia con gli assessori regionali Guido Guidesi (Sviluppo Economico), Guido Bertolaso (Welfare) ed Elena Lucchini (Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità).

"È stato importante questo incontro con gli assessori e i funzionari apicali, in cui abbiamo avuto modo di rappresentare i temi chiave per il sistema sociale e sociosanitario. Gli assessorati hanno riconosciuto le difficoltà incontrate e si sono impegnati a dare risposte concrete, con la volontà di attivarsi nei primi mesi del 2025. C’è attenzione sull’avvio delle comunità per minori integrate tra sociale e sociosanitario, così come sul coinvolgimento del sistema della cooperazione sociale nei tavoli che ci riguardano, sia formali che informali. Abbiamo sollecitato come fondamentali gli aggiornamenti tariffari sui servizi della salute mentale. Sul tema dei conflitti sui territori riguardo alle rette RSA per le persone con Alzheimer, Regione sta lavorando alla creazione di un gruppo tecnico-giuridico i cui esiti saranno messi a disposizione delle RSA coinvolte in contenziosi con le famiglie" ha commentato Valeria Negrini.

Ecco i punti in sintesi:

Incremento delle tariffe servizi socio sanitari

Abbiamo chiesto chiarezza nella definizione delle modalità di applicazione dell’aumento delle tariffe per le strutture RSD e RSA, a parziale copertura dei costi di farmaci e gas medicali, così come che questa integrazione possa riguardare altre Unità d'Offerta nelle quali il costo dei farmaci grava sulle strutture stesse.

Sottolineata anche la necessità di procedere con celerità nell'erogazione dei 12 milioni di euro già stanziati nel 2023 e 2024 per le RSD in presenza di casi di elevata complessità (ICA 2^ livello). Inoltre, nell’analisi e l’individuazione delle ICA di 2^ livello andrebbero considerati anche gli ospiti nelle CSS e nei CDD e non solo nelle RSD.

Allo stesso tempo abbiamo chiesto che ogni volta in cui si applica un incremento delle tariffe e dei budget siano tenuti sempre in considerazione anche i servizi afferenti alla Salute Mentale e alla NPIA.


Risorse per rinnovi contrattuali

Abbiamo chiesto una definizione chiara delle modalità di applicazione, prevedendo nel 2025 un incremento tariffario e non solo di budget

 

Criteri accreditamento e bisogni sanitari delle persone con disabilità

Abbiamo sollecitato la ripresa del confronto in merito alla revisione dei criteri di accreditamento, a partire dai servizi per le persone con disabilità improntati ad una maggiore flessibilità e ai contenuti della Legge Delega e del D.Lgs 62/2024.

 

Comunità educative per minori e Tavolo Minori

Abbiamo chiesto di dare finalmente attuazione, anche attraverso un confronto, a quanto disposto già con la DGR 7600/2017 garantendo l’integrazione con quota sanitarie per i minori con bisogni sanitari specifici.

Inoltre, è indispensabile che venga attivato immediatamente il Tavolo Minori e i relativi sottotavoli già previsti dalla DGR 1827 del gennaio 2024.

 

Compartecipazione alla spesa per pazienti Alzheimer in RSA

Abbiamo chiesto un chiarimento urgente relativo alla compartecipazione o meno delle famiglie alla retta, evitando ricorsi giudiziari continui.

 

Sistema mutualistico

Abbiamo proposto di rafforzare la collaborazione tra Regione e fondi sanitari integrativi per migliorare l’accesso alle cure per la popolazione.

 

Case di Comunità e innovazione sociale

Abbiamo sottolineato l’importanza di coinvolgere attivamente il terzo settore nella gestione delle Case di Comunità, anche introducendo criteri di valutazione dei Direttori di Distretto e delle ASST relativi all’effettivo (e non formale) coinvolgimento/confronto con le realtà del TS.

 

Centri antiviolenza

Abbiamo chiesto a Regione Lombardia, di promuovere a livello nazionale il modello di delibera lombardo, che riconosce l’esperienza e la competenza anche a realtà che non svolgono unicamente questa tipologia di attività (così come previsto dalla Conferenza Stato Regioni). Così come di potenziare e sostenere i CUAV regionali (Centri per Uomini autori o potenziali autori di violenza di genere).