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EXPO,CANTONE INCONTRA FEDERSOLIDARIETÀ: INSIEME CONTRO LE MELE MARCE

EXPO,CANTONE INCONTRA FEDERSOLIDARIETÀ: INSIEME CONTRO LE MELE MARCE

Fare pulizia dall'interno, puntare sui controlli e sui meccanismi di valutazione, la strada, indicata da Cantone, per contrastare la cooperazione "malata" 

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: Expo,   Gardini,   Guerini,   Federsolidarietà,   Cantone,   Anac

"Bisogna avere coraggio, mi accontenterei che ad essere estirpate fossero almeno le mele stramarce".  Il monito arriva da Raffaele Cantone, presidente dell'Anac, l'Autorità Nazionale Anticorruzione, intervenuto al convegno "Sviluppo locale e legalità" organizzato a Expo da Federsolidarietá Confcooperative. Nodi cruciali: corruzione, illegalità e sfruttamento del sistema degli appalti.

Fare pulizia dall'interno, puntare sui controlli e sui meccanismi di valutazione, la strada, indicata da Cantone, per contrastare la cooperazione "malata" . "Il sistema della cooperazione sociale è talmente esteso che pensare che possa esserci un nostro controllo che va al di là di campioni statistici è impossibile -  spiega Cantone - il vero lavoro lo dove fare la cooperazione stessa, chiedendo agli associati di fare pulizia dall’interno". "Sarebbe importante - continua - provare a creare meccanismi di controllo e valutazione e ribadire che chi ha operato male non verrà più invitato nel dialogo competitivo, facendo passare l’idea che chi si comporta bene va premiato e chi si comporta male va sanzionato".  Cantone ha poi elogiato il ruolo della cooperazione "questo è un mondo di cui dobbiamo avere vanto, ma per vantarci dobbiamo avere il coraggio di fare piazza pulita", aprendo, infine, a future alleanze con il mondo cooperativo "mi auguro che saremo in grado di riflettere e ragionare insieme anche quando i riflettori su questi temi si abbasseranno".

A rimarcare il ruolo della cooperazione nel contrasto all'illegalità, anche il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini: "La nostra gara è la gara della legalità, la cooperazione non può pensare di vincere nella distorsione dei modelli competitivi. Noi non ce la facciamo a competere, con quello che siamo, nel mercato dei furbi, dobbiamo competere nel mercato degli onesti, dei capaci, di quelli che vogliono regole rigorose. Non vogliamo scaricare le responsabilità in casa di altri, sarebbe troppo facile, vogliamo prima di tutto partire da casa nostra". "I soci - continua Gardini - siano i primi controllori delle cooperative che devono competere sul merito e non sui sotterfugi di mercato che anche se commessi da una sola cooperativa ledono tutta la cooperazione perché nell'illegalità le cooperative finiscono sotto i riflettori più degli altri, perché da noi ci si aspetta di più. Si apra una stagione nuova nei rapporti con la politica, stop ai finanziamenti".


"É necessario uscire dalla logica dell'emergenza e passare a una programmazione certa" incalza il presidente di Federsolidarietá Confcooperative Giuseppe Guerini. "Apprezziamo il lavoro svolto dall'Anac sulle regole per gli affidamenti perché tutelano per prima la cooperazione stessa. Per il ripristino della legalità nella gestione degli appalti e nello sviluppo locale c’è una doppia necessità: da un lato la cooperazione deve lavorare sulla governance favorendo il ricambio e la qualità della dirigenza, prestando attenzione ad una crescita equilibrata e ad un reale controllo democratico dei soci. La PA, dal canto suo, deve qualificare e migliorare i sistemi di affidamento e selezione, snellire le normative sugli appalti, responsabilizzare i dirigenti e sviluppare idonei sistemi di valutazione".