Il mantenimento del suolo coperto è ormai ampiamente dimostrato come buona pratica agricola. L’obiettivo ora è capire quali colture impiegare per valorizzare al meglio la conduzione dei terreni e la gestione aziendale. Un esempio arriva dalla Francia (come riporta il portale www.web-agri.fr): Mathieu Razy un allevatore della regione Rhône-Alpes che ha sperimentato la successione colture foraggere (graminacee-leguminose) e mais. La sua azienda è caratterizzata da terreni con alto rischio di erosione e scarso contenuto di sostanza organica (SO) e con frequenti eventi siccitosi. È quindi importante mantenere sempre coperto il suolo, per prevenirne la degradazione e migliorarne le proprietà chimico-fisiche.
Innanzitutto, un primo cambiamento attuato riguarda le macchine per la semina che ha adattato aggiungendo delle alette metalliche in modo tale da fare in un unico passaggio la semina e la rimozione delle infestanti e malerbe. In questo modo si ha una riduzione del lavoro del terreno.
In riferimento alle colture, ha adottato due strategie di coltivazione:
- su terreni dove il tasso di SO è abbastanza buono, viene coltivato solo mais;
- su terreni più superficiali e con tassi di SO bassi, inizia con la semina di miscuglio di foraggere che lascia per un tempo prolungato, e dopo poco semina in contemporanea anche il mais (a seguito di una prima sarchiatura).
Queste due strategie hanno permesso di migliorare l'autonomia foraggera per l’azienda, ma soprattutto la resilienza del sistema avendo due raccolte all'anno e potendo variare anche i periodi di semina e raccolta (e far fronte meglio alle avversità climatiche). Secondo Mathieu l'impatto positivo sull'erosione e sulla fertilità del suolo è visibile già dal primo anno e si migliora anche la ritenzione dell’acqua nel suolo: il mais rimane più verde più a lungo.
Oltre a ciò, il miscuglio foraggero viene seminato anche nel periodo autunnale, in modo tale da accrescere la produzione e ottenere un foraggio di qualità, mantenere il suolo coperto limitando la diffusione di erbe infestanti e migliorando la struttura del terreno (per avere benefici sono necessari almeno 5 ton di materia secca).
In conclusione, la successione foraggere/mais ha diversi vantaggi, che includono:
- produzione di alimenti di qualità in due periodi l’anno, limitando i rischi da condizioni climatiche avverse;
- riduzione dell’erosione del suolo, grazie alla copertura continua;
- migliore condizioni del terreno (ritenzione acqua, sostanza organica, struttura, fertilità, ecc.);
- aumento della autonomia aziendale per l’alimentazione bovina.
Ciononostante, è importante tenere sotto controllo alcuni aspetti:
- puntuale controllo del piano di concimazione/fertilizzazione e attenzione alla scelta delle varietà da usare in base ai relativi fabbisogni;
- scelta attenta del periodo meteo migliore per le diverse operazioni (semina/raccolta).