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CONFOOPERATIVE LOMBARDIA A BRUXELLES, INCONTRO CON GLI EUROPARLAMENTARI

CONFOOPERATIVE LOMBARDIA A BRUXELLES, INCONTRO CON GLI EUROPARLAMENTARI

Categorie: Primo PianoConfcooperative Lombardia

Tags: cooperazione,   sostenibilità,   parlamento europeo,   Bruxelles

Anche Confcooperative Lombardia a Bruxelles con la delegazione guidata dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana per incontrare gli europarlamentari italiani. Dazi, regionalismo differenziato e innovazione i tre punti chiave sottolineati dal presidente di Confcooperative Lombardia Massimo Minelli. Presente all'incontro anche l'assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi

"L'Europa sia determinante, la scelta di essere a Bruxelles qui oggi va in questa direzione" ha detto Minelli, ritornando dopo le preoccupazioni espresse dall'assessore all'Agricoltura Fabio Rolfi sul tema dei dazi: "è una criticità sulla quale vi chiediamo di far fronte comune. Non possiamo, dopo la Russia, una chiusura anche con gli Usa". 

Poi sul regionalismo differenziato: "c'è stato un grande dibattito a livello nazionale, adesso in una situazione cambiata non buttiamo via il bambino con l'acqua sporca. È importante riuscire a trovare le forme di mediazione possibili per raggiungere l'obiettivo".

"Il tema dell'innovazione - ha proseguito il presidente - è una grandissima opportunità, dobbiamo fare la nostra parte. C'è un Protocollo di sostenibilità che abbiamo appena firmato con Regione Lombardia, un punto di partenza che deve allargare l'orizzonte verso anche la sostenibilità sociale che significa inclusione e riduzione delle differenze. Tutti noi usiamo le coop sociali per servizi di welfare, ma pochi sanno che la Lombardia ha un primato per disabili inseriti, quasi 6 mila". 

Poi ci sono i territori. "Soprattutto qui - spiega - l'innovazione deve diventare sistema. Con Fondazione Triulza e il Social Innovation Hub stiamo lavorando in Mind proprio su questo. Altro esempio sono le cooperative di comunità che nelle aree spopolate, grazie anche al sostegno delle banche di territorio come le Bcc, stanno sperimentando un modello di rigenerazione che è già scuola".