DETTAGLIO

"IL CONSIGLIO IN ASCOLTO", ANCHE CONFCOOPERATIVE AL TAVOLO DI REGIONE LOMBARDIA

"IL CONSIGLIO IN ASCOLTO", ANCHE CONFCOOPERATIVE AL TAVOLO DI REGIONE LOMBARDIA

A partecipare al confronto il presidente regionale Massimo Minelli

Categorie: Primo PianoConfcooperative Lombardia

Tags: cooperazione,   Regione Lombardia,   Consiglio regionale,   Éupolis,   Istituto Piepoli

Bisogni dei cittadini lombardi e priorità d'intervento. Sono questi i temi della ricerca "La percezione dei bisogni della società lombarda" condotta da Éupolis Lombardia e Istituto Piepoli presentata oggi a Milano nella sede di Regione Lombardia in via Filzi 22. Una fotografia sulla percezione dei cittadini lombardi chiamati a dire la propria su 11 tematiche d'interesse: condizione familiare e reti, invecchiamento e nuovi servizi, condizione giovanile, scelte generative, occupazione e precarietà lavorativa, differenze di genere, condizione abitativa, domanda di servizi sociosanitari, mobilità e trasporti, qualità ambientale, sicurezza e contrasto alla criminalità. 

Lo spaccato, commissionato dal Consiglio Regionale e diffuso durante l'evento "Il Consiglio in ascolto", è stato lo spunto per il successivo dibattito che ha visto protagonisti i rappresentanti del mondo economico, sociale e istituzionale della Lombardia. Tra i relatori della tavola rotonda "Priorità della Lombardia di domani" anche il  presidente di Confcooperative Lombardia Massimo Minelli.  

Primo spunto, ha detto il presidente: "la ricerca mette insieme welfare, demografia e sviluppo, ci vuole una classe politica che sappia programmare su questi assi. I dati chiedono alla politica di attivare energie. Spezzo una lancia a favore dei corpi intermedi che in questi anni hanno perso vigore, bisogna rinforzarli perché altrimenti sarà difficile fare strada". Sulla sanità: "è il momento del superamento culturale di un mantra. Abbiamo fatto 20 anni basandoci solo sulle prestazioni. Abbiamo creato una sanità di eccellenza, ma  ci siamo accorti che le risorse sono limitate. C'è in corso una riforma, che ha generato grandi speranze e che ha colto che bisognava avere adeguatezza nella spesa così come dare risposte ai bisogni. Abbiamo la necessità di superare questo modello e far lavorare insieme sociale, sanitario e sociosanitario perché oggi questo non c'è". Altro tema l'accoglienza: "l'immigrazione in queste stanze è un tema ovattato. Lo voglio dire con spirito costruttivo, non possiamo pensare che ignorandolo si risolva da solo. Il 30% in Lombardia ha un genitore straniero. Si sta ripetendo lo stesso fenomeno che avveniva con la gente del sud.  Bisogna farne memoria e investire sulla seconda generazione".  Infine, ha concluso, "se fossi un partito punterei sul costruire una vision. Che idea abbiamo della Lombardia? Se non lo facciamo noi mi chiedo dove si possa fare. Il regionalismo differenziano può essere un'opportunità se ce la giochiamo in salsa lombarda. ll mondo della cooperazione ne è consapevole,  per questo stiamo lavorando a un documento pensando alla Lombardia di domani".