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INNOVAZIONE, SOSTENIBILITA’: A EXPO IL CONFRONTO TRA CONFCOOPERATIVE E SLOW FOOD ITALIA

INNOVAZIONE, SOSTENIBILITA’: A EXPO IL CONFRONTO TRA CONFCOOPERATIVE E SLOW FOOD ITALIA
Un dibattito su DOP e IGP, brand di nicchia, Made in Italy e grandi commodities, per comprendere le nuove sfide delle filiere agroalimentari, tra tradizione e innovazione.

Categorie: Confcooperative FedAgriPesca

Tags: sostenibilità,   agroalimentare,   Expo,   innovazione

Innovazione, sostenibilità, tutela dell'ambiente, a Expo ieri il confronto tra Confcooperative e Slow Food Italia,  l'organizzazione internazionale no profit impegnata nella salvaguardia della biodiversità e della tradizione alimentare. Un dibattito acceso quello  su DOP e IGP, brand di nicchia, Made in Italy e grandi commodities, per comprendere le nuove sfide delle filiere agroalimentari, tra tradizione e innovazione.

La qualità e distintività del Made in italy coniugate con l’innovazione, la propensione ai mercati esteri e la concentrazione dell’offerta: questi i punti di forza delle filiere cooperative evidenziati dal Presidente di Fedagri Lombardia (230 cooperative agroalmentari e oltre 3 miliardi di fatturato) Fabio Perini nel corso del suo intervento a "Made in Italy", l'evento promosso da Confcooperative Lombardia nell'ambito della settimana da protagonista Confcooperative dedicata alla cooperazione lombarda.

“Il modello cooperativo, che fa perno sull’assoluto protagonismo dei soci produttori – ha ricordato Perini - ha dimostrato negli ultimi decenni di essere un modello imprenditoriale avanzato, la cui competitività fa leva proprio sul controllo delle varie fasi della filiera e sul vantaggio di poter contare su grandi volumi produttivi  e adeguate dimensioni aziendali, sempre più imprescindibili quando si vogliono conquistare mercati tutt’altro che facili come quelli internazionali. La cooperazione - ha concluso - gioca inoltre un ruolo di primo piano nella promozione e tutela delle principali Dop italiane, valorizzando non solo le produzioni ma anche i territori, un valore aggiunto che viene ridistribuito a beneficio dei soci e delle comunità”

“I dati dell'Istat e quanto accaduto a Parigi - ha commentato Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative - sono due fatti, due notizie che ci fanno capire che abbiamo bisogno di atteggiamenti coerenti da parte della politica e dobbiamo porre fine alle divisioni in agricoltura. Abbiamo due facce dell'agricoltura che possono e devono convivere: una più legata alle produzioni tipiche e a denominazione ed una più proiettata al mercato che deve poter crescere dimensionalmente. La cooperazione deve fare uno scatto ancora maggiore per valorizzare le filiere produttive. Penso che siano obbligate ad andare all'estero, a esportare, a strutturarsi per essere competitive sui mercati emergenti. Non devono esistere limiti alla capacità di espandersi delle nostre imprese. Alle imprese cooperative possono mancare i soldi, ma non il coraggio e l'ambizione di crescere".

“Il consumatore oggi – ha aggiunto - è più attento e segue con molta attenzione anche i modelli di produzione, favorito anche da mezzi di comunicazione più veloci e più diretti con l'impresa. Ecco quindi che il messaggio che noi vogliamo dare attraverso Expo al mondo è di impegnarci molto sul fronte dell'innovazione, del rispetto dell'ambiente, di un minore sfruttamento delle risorse naturali per produrre sempre di più in modo sostenibile”.

All’evento hanno partecipato Lorenzo Berlendis, vicepresidente di Slow Food, Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio di tutela Grana Padano e Gianni Fava, assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia.