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Energie rinnovabili, incentivi per l’impiego di impianti diversi dal fotovoltaico

Energie rinnovabili, incentivi per l’impiego di impianti diversi dal fotovoltaico

I beneficiari e le iniziative ammissibili

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Tags: energia

Il Ministero dello Sviluppo Economico, con Decreto 23 giugno 2016, ha pubblicato le modalità di Incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico.

Il Decreto in oggetto aggiorna i meccanismi d’incentivazione degli impianti a fonti rinnovabili, diversi dal fotovoltaico, introdotti dal D.M. 6 luglio 2012.

Beneficiari e iniziative ammissibili
Possono ancora richiedere gli incentivi con le modalità del DM 6 luglio 2012:
 gli impianti in accesso diretto, entrati in esercizio tra il 31 maggio 2016 e il 29 giugno 2016, a condizione che abbiano presentato o presentino domanda di accesso agli incentivi entro 30 giorni dalla data di entrata in esercizio;
 gli impianti in posizione utile a seguito delle Procedure di Asta e Registro, svolte ai sensi del DM 6 luglio 2012, per i quali non siano decorsi i termini per l’entrata in esercizio.
Possono accedere ai meccanismi di incentivazione stabiliti dal DM 23 giugno 2016, previa iscrizione in appositi registri in posizione tale da rientrare in limiti specifici di potenza, i seguenti impianti:
a) gli impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, se la relativa potenza non è superiore alla potenza di soglia;
b) gli impianti ibridi, la cui potenza complessiva non è superiore al valore di soglia della fonte rinnovabile impiegata;
c) gli impianti oggetto di un intervento di rifacimento totale o parziale, nei limiti dei contingenti e con le modalità stabilite dall’art. 17 del Decreto in oggetto;
d) gli impianti oggetto di un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento non sia superiore al valore di soglia vigente per impianti alimentati dalla stessa fonte.

Possono accedere ai meccanismi di incentivazione stabiliti dal DM 23 giugno 2016 a seguito di partecipazione a procedure competitive di aste al ribasso i seguenti impianti:
a) gli impianti di cui sopra (lett. a) e b)), la cui potenza è superiore alla pertinente potenza di soglia;
b) gli impianti oggetto di un intervento di potenziamento qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia superiore al valore di soglia vigente per gli impianti alimentati dalla stessa fonte.

Possono accedere direttamente ai meccanismi di incentivazione di cui al DM 23 giugno 2016:
a) gli impianti eolici e alimentati dalla fonte oceanica di potenza fino a 60 kw;
b) gli impianti idroelettrici di potenza nominale di concessione fino a 250 kw che rientrano in una delle casistiche previste dal Decreto in oggetto;
c) gli impianti alimentati a biomassa alimentati a prodotti di origine biologica e sottoprodotti di origine biologica, d potenza fino a 200 kw e gli impianti alimentati a biogas di potenza fino a 100 kw;
d) gli impianti oggetto di un intervento di potenziamento, qualora rispetti le condizioni previste dal Decreto;
e) gli impianti oggetto di rifacimento aventi potenza complessiva, a valle dell’intervento, non superiore ai valori massimi di potenza di cui al Decreto in oggetto;
f) gli impianti realizzati con procedure ad evidenza pubblica da amministrazioni pubbliche, anche tra loro associate, ivi inclusi i consorzi di bonifica, aventi potenza fino al doppio del livello massimo indicato nel Decreto in oggetto;
g) gli impianti solari termodinamici di potenza fino a 100 kw.

Gli impianti previsti dai progetti di riconversione del settore bieticolo-saccarifero approvati dal Comitato Interministeriale di riferimento continuano ad accedere agli incentivi del DM 18 dicembre 2008, alle condizioni e nei limiti previsti dalla delibera del predetto Comitato del 5 febbraio 2015 e nel limite complessivo di 83 Mw elettrici.

Si specifica inoltre che il DM 23 giugno 2016 prevede disposizioni speciali per:
- produzioni imputabili a fonti rinnovabili da impianti alimentati con la frazione biodegradabile dei rifiuti;
- impianti geotermici che utilizzano tecnologie avanzate;
- impianti solari termodinamici;
- consorzi di bonifica e di irrigazione;
- in materia di prodotti e sottoprodotti.

Contributi
Il budget previsto ammonta a 435 milioni di euro.
Le tariffe incentivanti specifiche per ogni tipologia di impianto sono disciplinate dall’art. 7 del Decreto in oggetto.
Il periodo di diritto ai meccanismi incentivanti decorre dalla data di entrata in esercizio commerciale dell’impianto ed è pari alla vita media utile convenzionale, fatto salvo quanto previsto dal Decreto in oggetto.

Procedure e termini
Per richiedere gli incentivi sono previste tre differenti modalità, a seconda della tipologia di fonte e della potenza dell’impianto: accesso diretto, iscrizione al Registro o al Registro per interventi di rifacimento, partecipazione a Procedure d’Asta al ribasso sulla tariffa incentivante.
Si può presentare richiesta di accesso diretto fino al 31 dicembre 2017 o, in ogni caso, entro 30 giorni dalla data dell’eventuale raggiungimento del tetto di 5,8 miliardi di euro annui, che sarà comunicato con delibera AEEGSI sulla base dei dati forniti dal GSE (Contatore FER).
I Bandi per la partecipazione ai Registri e alla Procedure d’Asta saranno pubblicati entro il prossimo 20 agosto sul sito GSE. Trascorsi 10 giorni dalla loro pubblicazione, si avranno a disposizione 60 giorni per iscriversi ai Registri e 90 giorni per partecipare alle Procedure d’Asta.

Le richieste di accesso agli incentivi devono essere presentate esclusivamente per via telematica, attraverso il Portale FER-E, accessibile dall’Area Clienti del GSE.

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