DETTAGLIO

Dopo di noi, residenzialità e co-housing a favore delle persone con disabilità grave

Dopo di noi, residenzialità e co-housing a favore delle persone con disabilità grave
La legge mira a sostenere misure di assistenza, cura e protezione in favore delle persone con 'disabilità grave' prive di sostegno familiare

Categorie: Confcooperative Habitat

Tags: Abitazione

L'approvazione della legge sul "Dopo di noi" (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 146 del 24 giugno 2016) introduce misure di assistenza, cura e protezione in favore delle persone con 'disabilità grave' prive di sostegno familiare. Il provvedimento include alcune norme di interesse per il settore abitativo proprio per l'entrata in vigore di alcune misure relative alla residenzialità e al co-housing a favore delle persone con disabilità grave. Un aspetto che coinvolge a pieno titolo l’attività delle Cooperative di abitanti, le quali potranno offrire tutto il loro supporto in collaborazione con le Cooperative sociali, sanitarie e di lavoro e servizi. 

In particolare, l’art. 3 della legge istituisce il Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare con una dotazione di 90 milioni di euro per il 2016, di 38,3 milioni per il 2017 e di 56,1 milioni annui a decorrere dal 2018. Il Fondo è ripartito fra le Regioni con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento in esame, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza unificata. 

Lo stesso decreto stabilisce i requisiti per l'accesso alle misure di assistenza, cura e protezione a carico del Fondo. Le Regioni definiscono i criteri per l'erogazione dei finanziamenti, la verifica dell'attuazione dell'attività svolte e le ipotesi di revoca dei finanziamenti medesimi.

L’art. 4 fornisce indirizzi in tema di destinazione delle risorse del Fondo nazionale che saranno tra l’altro finalizzate a: 

a) attivare e potenziare programmi di intervento per il supporto alla domicialiarità in abitazioni o gruppi-appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionale della casa familiare e che tengano anche conto delle nuove tecnologie, al fine di impedire l’isolamento delle persone disabili;

b) realizzare, ove necessario e comunque in via residuale, nell’interesse delle persone stesse, interventi per la permanenza temporanea in una soluzione abitativa extrafamiliare per far fronte ad eventuali situazioni di emergenza;

c) realizzare interventi innovativi di residenzialità per le persone con disabilità grave volti alla creazione di soluzioni alloggiative di tipo familiare e di co-housing, che possono comprendere il pagamento degli oneri di acquisto, di locazione, di ristrutturazione di messa in opera degli impianti e delle attrezzature necessari al funzionamento degli alloggi;

d) sviluppare programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile da parte delle persone medesime. Al finanziamento dei programmi e degli interventi possono concorrere le Regioni, gli enti locali, gli organismi del terzo settore nonché altri soggetti di diritto privato.

 

FONTE: FEDERABITAZIONE - CONFCOOPERATIVE