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HUMAN FACTORY DAY, A CASCINA TRIULZA STORIE DI INNOVAZIONE COOPERATIVA

HUMAN FACTORY DAY, A CASCINA TRIULZA STORIE DI INNOVAZIONE COOPERATIVA

Minelli: "Cooperazione precursore di economie nuove. Più attenzione da università e ricerca"

Categorie: Primo Piano

Tags: innovazione

"Vorremmo che l’università osservasse questo mondo con attenzione, spronasse i giovani a fare ricerca sui modelli che la cooperazione crea.  Serve un approccio scientifico per creare modelli ancora più evoluti, progetti funzionali a colmare i gap socioeconomici e anche tecnologici dei territori". Questo l'appello di Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia al mondo dell'università e della ricerca presente oggi a Cascina Triulza in occasione dello Human Factory Day, il primo evento che mette insieme economia sociale e universo scientifico per promuovere processi di innovazione condivisi.

Al centro dell’intervento anche il futuro degli spazi dedicati alla società civile nell’ex area Expo. “Dobbiamo guardare a Cascina Triulza come un cantiere, fresco, aperto, innovativo – ha sottolineato - in cui far crescere nuova cultura e nuove economie. La cooperazione, la società civile, l'economia sociale hanno una capacità di visione aggregante, in grado di costruire vera innovazione, contaminandosi con il mondo dell'università e della ricerca tecnologica. Facciamo un appello alle forze politiche perché si esca dall'ambiguità. Serve una visione concreta sul futuro dell'area, funzionale alla creazione di un laboratorio sperimentale di innovazione che potrebbe diventare un modello unico in Europa”.

La cooperazione è stata precursore di processi di innovazione che hanno creato realtà economiche nuove, oggi parte del quotidiano. Tra gli esempi, ha ricordato Minelli, “l’esperienza definita negli ’80 attività di ‘privato sociale, neanche normata all’epoca, oggi un esempio avanzato di welfare". Sul tema della sostenibilità ha poi continuato: "È un refrain parte integrante della riflessione sull’innovazione, che ha visto le cooperative agricole tra i terreni più fertili. Ci sono state cooperative pioniere nell’agricoltura biodinamica e biologica come la IRIS, oggi un settore cruciale di business. Così come in termini di impatto ambientale molte cooperative sono all’avanguardia per produzioni sostenibili, a basso consumo energetico, come Latteria Soresina".   

Sul fronte sociale, ha infine concluso “l’ultima intuizione innovativa è di una cooperativa milanese, la Spazio Aperto, che ha associato alla sua mission, ossia l’inserimento nel mercato del lavoro di persone svantaggiate, un servizio ‘inedito’ di supporto al car sharing locale di Car2Go, inventandosi un nuovo mestiere, quello dei rilocatori".


LE ESPERIENZE DI INNOVAZIONE COOPERATIVA

IRIS

Fondata nel 1978 IRIS ha sede in provincia di Cremona, a  Corteregona di Calvatone, nel centro della Pianura Padana.  L’azienda agricola, che si estende per 40 ettari all’interno del Parco Naturale dell’Oglio Sud, a pochi passi  dall'oasi WWF “Le Bine”, produce alimenti di origine biologica: cereali, ortaggi e passate di pomodoro.  Nel 2005 la cooperativa  acquisisce il pastificio Nosari di Piadena (Cr) sull'orlo del fallimento per riportarlo a nuova vita, producendo esclusivamente biologico. Una struttura però vecchia, risalente al 1925, dai consumi elevati. Da qui la scelta della cooperativa di lanciarsi in una nuova avventura, la costruzione a Casteldidone, un paese della bassa cremonese, di un modernissimo pastificio,  ecologicamente innovativo. Una struttura a bassissimo impatto ambientale, nato da un brevetto unico in Europa  e costruito con materiali in prevalenza riciclabili: legno, acciaio, vetro, canapa e formelle di argilla cotte in fornaci locali. A caratterizzare la nuova struttura  pareti di legno "sensibili", in grado di filtrare caldo e freddo, un sistema  di fitodepurazione per il riciclo dell’acqua e pareti esterne, progettate dal politecnico di Milano, in grado di autopulirsi sotto la sollecitazione non solo di pioggia, ma anche sole e vento. Ad assicurare l'efficienza energetica dello stabilimento, infine, un impianto fotovoltaico che, insieme ai giardini pensili, garantisce la coibentazione dell’edificio. Un progetto rivoluzionario, dall'impatto anche sociale. A sorgere affianco allo stabilimento una vasta area con un  parco pubblico attrezzato per i disabili, una scuola materna e un edificio polifunzionale, direttamente gestito da Fondazione Iris, che ospiterà un museo, una biblioteca, una mensa biologica e una sala convegni.

 

LATTERIA SORESINA

Nata nel 1900, Latteria Soresina è una cooperativa casearia, nata Cremona, leader nella produzione di grana padano. La genuinità dei prodotti e il rispetto dell’ambiente sono tra i principi ispiratori dell’attività della cooperativa, che ne fanno, grazie ai consistenti investimenti in impianti ad alta tecnologia, e a basso consumo, una tra le aziende più green del panorama lattiero caseario. Un'innovazione nel sistema produttivo, che ha consentito una sensibile riduzione di emissioni inquinanti pari a oltre 25.000 tonnellate di CO2, come se da un giorno all’altro fossero sparite dalla circolazione circa 14.000 automobili. Soluzioni che  se fossero adottate dall'intero sistema agroalimentare italiano,  porterebbero a un’autoproduzione energetica pari all’energia del gasolio consumato ogni anno da circa un terzo del parco auto italiano, con il relativo risparmio di CO2 per l'ambiente. Monitoraggio delle reti dei fluidi di servizio, produzione di vapore con impianti dotati delle ultime tecnologie, massimizzazione ed ottimizzazione dei recuperi termici, impianti di cogenerazione ad elevata efficienza, sono alcune delle strategie messe in atto per ridurre l'impatto di CO2 e ottenere energia pulita.  Un approccio che si somma ad un'oculata gestione del sistema delle risorse idriche che passa, ad esempio, dal monitoraggio delle reti e dei consumi idrici, dall'utilizzo di detergenti alternativi a basso impatto, dalla separazione capillare delle acque meteoriche e dal recupero delle acque di lavaggio. Una gestione integrata che ha consentito allo stabilimento Soresina di ridurre negli ultimi anni dell’8% i consumi di energia elettrica, di circa il 15% quelli di gas metano per produzione di energia termica e di oltre il 10% le emissioni di CO2. Infine con il progetto Carbon Footprint,  l’azienda si è spesa per monitorare la sostenibilità dei prodotti che giungono nelle mani del consumatore finale, stimando le emissioni di CO2  in tutto il ciclo di vita di alcuni dei prodotti aziendali più importanti. Dall'analisi è stato possibile quantificare l’impatto ambientale dei prodotti, identificando in particolare le fasi con un maggiore margine di intervento per incrementarne la sostenibilità.

 

SPAZIO APERTO

Spazio Aperto è una cooperativa di solidarietà sociale nata a Milano nel 1984. Car2go l’innovativo servizio di car sharing   che ha rivoluzionato la mobilità cittadina. La prima offre agli utenti una mobilità più economica ed ecologica; la seconda  soluzioni innovative per rendere quella che è la sharing economy non solo "social" ma anche sociale. Alla base l'intuizione di guardare a un mestiere "inedito" per inserire profili difficili nel mercato del lavoro.

I "rilocatori", così si chiamano, sono coloro che, ogni notte, si mettono al volante delle piccole auto bianche e blu per riportarle, dalle periferie, nelle vie e nelle piazze più trafficate del centro, a disposizione degli utenti del giorno. La rivoluzione parte da qui, perché tra gli addetti, la cooperativa schiera al volante personalità spesso difficili da integrare: disabili, over 50, persone svantaggiate. Un piccolo esercito notturno affiancato da addetti delle pulizie e manutentori che si occupano di rimettere in sesto la flotta.