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CONFCOOPERATIVE CREMONA, NUOVO MANDATO PER RENZO NOLLI

CONFCOOPERATIVE CREMONA, NUOVO MANDATO PER RENZO NOLLI

L'elezione nel corso dell'assemblea provinciale

Categorie: Primo Piano

Tags: Stagione assembleare Confcooperative

Prosegue la leadership di Lorenzo Nolli alla guida di Confcooperative Cremona. L'elezione, oggi, nel corso dell'assemblea provinciale tenutasi presso la Camera di Commercio cremonese. Una ricandidatura che punta a mantenere saldo il processo di profonda innovazione avviato già nello scorso mandato e che ha portato, da gennaio 2016, all'aggregazione dell'offerta dei centri servizi di Cremona, Brescia e Mantova. La nuova struttura, 6 sedi operative e 66 dipendenti, ha offerto servizi a  circa 1.000 cooperative con un fatturato pari oltre 4 milioni di euro.

"È stata un’operazione complessa e delicata che ora avrà bisogno di qualche tempo per essere portata a regime, ma siamo convinti che sia la strada giusta" ha chiosato Nolli ricordando il grande processo di rinnovamento avviato tre anni fa dall'assemblea organizzativa nazionale. "Tutto ciò ha prodotto effetti su tutto il territorio, tanto da poter dire che Confcooperative oggi sia un 'cantiere aperto'. Lo è certamente  a livello locale" ha continuato.     

"Grazie al presidente Nolli per la sua mitezza e la capacità di discutere e affrontare i temi prendendoli sempre per il lato più positivo. Ha vissuto questa fase di crisi di questi ultimi anni con grande tensione e passione. Anni questi della grande depressione istituzionale, del grande aumento della povertà" ha sottolineato Maurizio Ottolini, vicepresidente nazionale e presidente di Confcooperative Lombardia. "C'è un minimo segnale di ripresa - ha commentato - ma prima che questi segnali ricadano sulle cooperative sulle imprese e sulle famiglie bisognerà aspettare".

La cooperazione oltre la crisi

"La cooperazione  interpreta il concetto di bene comune come  un alto ideale e lo pratica quando l'agire della propria impresa serve per produrre risorse e valori  che vengono redistribuiti  a  tutti i soci;  lo ha  praticato  in questi anni di crisi anche quando non si sono prodotti utili e si sono utilizzate le riserve per evitare il più possibile di dimissionare i propri collaboratori  o  di applicare la cassa integrazione - ha sottolineato Nolli -. I dati dimostrano infatti come la cooperazione sia il modello di impresa che ha utilizzato meno di tutti risorse pubbliche come quelle della cassa integrazione".

I numeri della cooperazione

A dispetto della negativa congiuntura economica, la cooperazione, anche a Cremona, fa registrare un trend positivo. A farla da padrone i settori legati all'agricoltura, al welfare e alla cultura, mentre alcune criticità emergono per l'abitazione e i servizi. 

Nello specifico per il comparto agricolo sebbene il numero delle cooperative sia diminuito, passando dalle 42 nel 2004 alle 30 di oggi, gli occupati sono significativamente cresciuti: da 1300  a quasi 1800 nel 2015. Il fatturato è poi il dato più rilevante, dai 585 milioni iniziali agli attuali 1 miliardo e 200 milioni di euro. Un incremento dovuto in primis alla presenza sul territorio di importanti cooperative come Latteria Soresina, il Consorzio Casalasco, la Plac, la PRO-SUS, il Consorzio Agrario e la Cooperativa Iris.

Per il settore welfare crescono le cooperative sociali e sanitarie, dalle 48 del 2004 alle 59 di oggi, così come gli occupati che passano da 1800 a 2600. Il fatturato aggregato passa invece da 21 a quasi 60 milioni di euro.

Infine la cultura, che conta su 10 cooperative, un numero apparentemente modesto se si pensa che negli anni hanno aumentato dipendenti e fatturato passando dai 38 del 2004 ai 50 di oggi con un ricavato che da 2 milioni e trecentomila euro è arrivato nel 2015  a circa 5 milioni di euro

Il nuovo consiglio provinciale

A fine assemblea è stato eletto il nuovo consiglio provinciale composto da: Anna Baldrighi; Maria Bordi; Gianpietro Bozzoni; Gianfranco Caffi; Anna Ghidoni; Leonardo Locatelli; Giorgio Merigo; Roberto Oliva; Paolo Paroni; Paolo Salomoni; Marco Sartori; Simona Scandelli; Alberto Scaravaggi; Libero Stradiotti.