La Plenaria del CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) ha adottato il parere sul Piano d'Azione per l'Economia Sociale della Commissione Europea. Il relatore è stato Giuseppe Guerini, membro del CESE (e presidente di CECOP -Cicopa Europa).
Il parere, in sintesi,
- accoglie con favore il Piano d'azione per l'economia sociale, che ha incluso molti punti chiave che lo stesso CESE ha sollevato per diversi anni dal suo parere INT/447 del 2009.
- ritiene che la guerra contro l'Ucraina e il conseguente esodo dei profughi stiano attualmente evidenziando la forte propensione alla solidarietà dei popoli europei e delle organizzazioni della società civile che si occupano della loro ricezione e gestione degli aiuti umanitari, il che conferma l'importante funzione dell'economia sociale quando si tratta di affrontare la solidarietà in tempi di crisi umanitaria.
- ritiene che in molti Stati membri il potenziale dell'economia sociale rimanga inutilizzato. Il piano dovrebbe pertanto essere integrato da azioni a medio e lungo termine, orientando e coordinando le misure necessarie e rafforzando il quadro giuridico di riferimento; al riguardo, il CESE sostiene pienamente l'approccio previsto verso una raccomandazione specifica del Consiglio entro la scadenza del 2023.
- propone, al fine di rendere più incisivo il Piano d'Azione, di rafforzarlo attraverso proposte più mirate in quattro aree di interesse — i) collaborazione tra amministrazioni pubbliche ed enti dell'economia sociale; (II) la questione degli aiuti di Stato; (III) investimenti e strumenti finanziari; (IV) fiscalità: collegandola più saldamente alla "strategia europea" per il 2030, in particolare in vista del ruolo che l'economia sociale può svolgere nel sostegno alle transizioni verde, digitale e sociale.
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