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Infermieri, via libera al personale con qualifiche acquisite all’estero

Infermieri, via libera al personale con qualifiche acquisite all’estero
Prorogato il riconoscimento fino al 31 dicembre 2025 

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Per ridurre la carenza di infermieri, il governo ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2025 il riconoscimento delle qualifiche professionali conseguite all’estero. È uno dei punti contenuti del decreto legge n.34 approvato lo scorso 30 marzo 2023 “Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali”.

Il provvedimento al CAPO II dettaglia alcune disposizioni in materia di salute.
Nel dettaglio, il Decreto stabilisce che, fino al 31 dicembre 2025, è abolito il vincolo di esclusività per il personale infermieristico e le ostetriche (a legislazione vigente è consentita la deroga per un massimo di 8 ore settimanali fino al 31 dicembre 2023) e che, come anticipato, fino al 31 dicembre 2025 è consentito l'esercizio temporaneo, nel territorio nazionale, dell’attività lavorativa a coloro che, in base ad una qualifica professionale conseguita all'estero, possono lavorare presso strutture sanitarie o socio sanitarie pubbliche o private o private accreditate.  
Entro 90 giorni dall'entrata in vigore del Decreto sarà definita la disciplina per l'esercizio temporaneo dell’attività lavorativa con Intesa da adottarsi in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
La proroga, già stabilita in un precedente provvedimento, viene ora ribadita. E si stabilisce che non esiste più l’obbligo, per il professionista interessato, di comunicare all’Ordine territorialmente competente il riconoscimento in deroga, da parte della Regione di riferimento, nonché la struttura nella quale si è impiegati.

Resta in vigore la procedura per cui gli interessati presentano istanza, corredata di un certificato di iscrizione all'albo del Paese di provenienza, alle regioni e alle province autonome, che possono procedere al reclutamento temporaneo di tali professionisti.

Tutela dei sanitari
Si segnala anche che l’articolo 16 stabilisce un rafforzamento del sistema normativo penale posto a tutela del personale sanitario, sociosanitario e ausiliario, in quanto introduce di fatto la procedibilità d’ufficio e aumenta la pena di reclusione anche in caso di lesioni non gravi o gravissime per chi comunque aggredisce operatori sanitari.

Il provvedimento, già entrato in vigore con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n. 76 del 30-03-2023), dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni. 

Decreto in allegato

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