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Vino adulterato, Confcooperative: “vicini a Terre D’Oltrepo’, responsabilità siano accertate ma tutelare azienda

Vino adulterato, Confcooperative: “vicini a Terre D’Oltrepo’, responsabilità siano accertate ma tutelare azienda

Le dichiarazioni di Giovanni Carrara, presidente di Confcooperative Milano e dei Navigli

Categorie: Confcooperative Lombardia

Tags: Terre D'Oltrepò

“Stiamo seguendo con grande apprensione la vicenda di Terre D’Oltrepò. Siamo vicini alla cantina che si è messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria consapevoli del ruolo centrale di questa impresa, punto di riferimento per la cooperazione vinicola regionale. Auspichiamo oltre agli opportuni riscontri, tempi celeri e compatibili dell’azione giudiziaria in corso per tutelare l’azienda da contraccolpi sul mercato. Siamo fiduciosi che l’attuale governance saprà chiarire, se necessario, eventuali responsabilità”. A dichiararlo Giovanni Carrara, presidente di Confcooperative Milano e dei Navigli commentando la notizia relativa alla cantina pavese, al centro di un’indagine per vino adulterato.

“Confcooperative con grande impegno ha supportato il rilancio di Terre d’Oltrepò – ha spiegato - dopo le tristi vicende di qualche anno fa, mettendo in campo tutti gli strumenti a disposizione per la garanzia della sostenibilità imprenditoriale e della legalità, un tema da sempre centrale nella nostra azione. È stato un percorso importante che ha fatto crescere Terre d’Oltrepò nel territorio e sui mercati, consolidando effettivamente un nuovo corso della cooperativa”.

“La cooperativa Terre d’Oltrepò – conclude - è una risorsa per il territorio, per i soci e per i dipendenti che va salvaguardata attraverso un’azione comune ed un lavoro corale di stakeholder ed istituzioni”.